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Le Borse europee chiudono in ribasso frenate dai negativi dati macro e dalla mancata sintonia tra i paesi membri dell'Unione europea. Apertura in ribasso per Wall Street appesantita dalle perdite sui tecnologici. 

Francesco Lavecchia 24/09/2012 | 18:11
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Apertura in calo per Wall Street, appesantita dai ribassi dei tecnologici. Debole Apple, che paga il report del primo fine settimana di vendite del nuovo iPhone 5 che ha deluso le aspettative degli analisti. Molto male, invece, Facebook che, nonostante abbia significativamente ridotto il suo valore rispetto al prezzo dell’Ipo, risulta essere, secondo alcuni operatori, ancora sopravvalutata dal mercato. Il clima sui mercati finanziari resta, inoltre, condizionato dai timori per la crisi del debito sovrano in Europa e per il rallentamento dell’economia mondiale. Proseguono le speculazioni sulla possibile richiesta di aiuti da parte della Spagna, mentre i paesi membri dell’Unione europea si dividono tra favorevoli e contrari alla concessione di una proroga ad Atene per il raggiungimento dell’obiettivo sul rapporto deficit/Pil. Negativi anche i dati macro della giornata, con l’indicatore della fiducia delle imprese tedesche che è sceso a settembre per il quinto mese di fila.

L'euro perde terreno 
I listini di Eurolandia hanno chiuso in ribasso, frenati dai dati sulla fiducia degli imprenditori tedeschi e dal deludente incontro franco-tedesco. Nel fine settimana il cancelliere Angela Merkel e il primo ministro Francois Hollande hanno evidenziato le loro divergenze sulla tempistica relativa alla realizzazione dell’unione bancaria tra gli istituti europei sotto la supervisione della Bce. Questo, però, non sembra essere l’unico argomento su cui i membri dell’Unione sembrano avere versioni discordanti. Il mercato sconta questa debolezza diplomatica e a farne le spese è l’euro, che perde terreno contro il dollaro Usa, e gli spread dei titoli di stato.

Il mercato premia Fiat 
A Piazza affari il Ftse Mib ha segnato -0,75% mentre il Ftse All Share ha terminato a -0,87%. Prosegue il momento di debolezza del comparto bancario. Nella seduta di oggi Ubi Banca ha pagato il dazio maggiore, cedendo il 2,68%. Nel giorno in cui sono state rese note le concorrenti agli asset di Telecom Italia Media, l’assenza di Mediaset fa crollare il titolo del Biscione a -4,59%. In grossa difficoltà anche Stm (-3,57%) ed Eni (-3,07%).  Seduta positiva, invece, per Fiat, che ha guadagnato il 2,45% dopo aver confermato gli obiettivi per il 2012. Positivi anche Diasorin e Mediobanca, mentre Tod’s beneficia della buona intonazione del comparto in seguito ai positivi numeri del primo semestre pubblicati da Prada.      

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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