Etf a contronfo: Msci Europe

Partendo dalle ricerche Morningstar sui singoli prodotti, abbiamo messo a confronto i diversi Etf disponibili in Italia sull’indice paneuropeo.

Valerio Baselli 20/02/2012 | 10:29
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In Europa, la situazione resta molto precaria e la ripresa economica non è uniforme. In generale ci si aspetta un ulteriore rallentamento nel 2012, con le ultime stime della Commissione europea che parlano di un incremento del Pil continentale dello 0,6%. Con l’ultimo taglio sui tassi d’interesse, portati all’1% dall’1,25% dalla Banca centrale europea lo scorso dicembre, si sono calmati i timori sull’inflazione. Nel 2011, anno in cui l’indice Msci Europe ha perso circa 15 punti, gli investitori hanno preferito restare alla finestra, in attesa che i leader dell’Ue riuscissero a trovare una soluzione alla crisi dei debiti governativi che sta affliggendo la regione.

In questi ultimi giorni, i riflettori sono tornati ad illuminare la Grecia. Infatti, la situazione è peggiorata con l’uscita dal governo del partito di destra Laos. Tuttavia, il Parlamento greco è comunque riuscito ad approvare il pacchetto di austerità da 130 miliardi di euro con 199 voti a favore e 79 voti contrari. Il prossimo passo prima del versamento della tranche di aiuti dalla cosiddetta Troika (Bce, Fondo monetario internazionale, Unione europea) sarà l’approvazione del pacchetto di austerità da parte dell’Ue durante l’incontro dei ministri delle finanze dell’Eurozona.  

L’indice
L’Msci Europe Index comprende circa l’85% della capitalizzazione di mercato dei 16 principali paesi d’Europa. I componenti devono soddisfare dei criteri minimi per la liquidità, come pure delle  restrizioni alla proprietà estera. I titoli vengono ponderati secondo la capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante. L’aggiustamento serve a garantire una liquidità dei titoli replicati più alta rispetto alla semplice ponderazione in base alla capitalizzazione di mercato. L’inclusione della Svizzera e del Regno Unito nell’Msci Europe rende questo indice una scelta un po’ più diversificata rispetto ad un benchmark azionario della zona euro. Eppure, a 0,98, la correlazione a 3 anni tra l’Msci Europe e l’Msci Emu (European monetary union) è sempre molto elevata. Perciò, non vi è beneficio di diversificazione nell’utilizzare questo indice in tandem con altri paneuropei.

L’indice vieni rivisto quattro volte l’anno e ad oggi possiede circsa 450 titoli. L’Msci Europe è ben diversificato, con i primi 10 titoli che pesano solo per il 20% del totale. Lo è anche dal punto di vista settoriale, con l’energia, settore pià pesante, che conta per il 13%. A livello geografico, la nazione più rappresentata è il Regno Unito, con il 36% del portafoglio (il peso di tutti gli altri paesi non supera il 15%).

iShares Msci Europe
Questo Etf utilizza il metodo fisico per replicare il rendimento dell’indice Msci Europe. Questo vuol dire che il fondo contiene tutti i titoli del benchmark. iShares può effettuare attività di prestito di titoli per generare ricavi aggiuntivi. Queste entrate possono parzialmente compensare il Ter (Total expense ratio), il quale è diviso 60/40 tra il fondo e BlackRock, per cui BlackRock copre i costi. Per proteggere il fondo dal rischio di controparte che nasce da questa pratica (che teoricamente può portare ad una perdita pari al 100% del capitale), iShares utilizza un collaterale superiore al valore del prestito. I livelli di garanzia variano dal 102,5% al 112% del valore dei titoli in prestito, a seconda delle attività previste dal debitore come garanzia.

La liquidità derivante dai dividendi delle azioni sottostanti viene trattenuta nel fondo fino al momento della distribuzione, che avviene su base trimestrale. Questa pratica può potenzialmente creare una differenza negativa tra i rendimenti, durante le fasi di mercato rialzista, visto che i dividendi non vengono reinvestiti nel fondo. Vale però anche il contrario.

L’iShares Msci Europe presenta un Ter dello 0,35%, uno dei più alti nella gamma di Etf che replicano indici paneuropei.

Per leggere l’Etf analysis completa clicca qui.

Lyxor Etf Msci Europe
Questo Etf  usa il metodo sintetico o “swap-based”,  per replicare la performance dell'indice. Invece di tenere i titoli reali come in un Etf fisico, il fondo possiede un paniere sostitutivo di titoli che in questo caso è composto da azioni europee. In pratica, Lyxor accende un contratto swap Otc (Over the counter) con una controparte che è quasi sempre Société Générale, capogruppo di Lyxor. Nei casi in cui Lyxor si impegna con una controparte terza, Société Générale garantisce la swap, fornendo un ulteriore livello di protezione per gli investitori.

Secondo la normativa Ucits III, l’esposizione individuale al rischio di controparte è limitato al 10% del Nav del fondo in qualsiasi momento. In effetti, secondo la nostra ricerca, lo swap non è collateralizzato, il che espone l'investitore ad una perdita potenziale del 10% del Nav (Net asset value) se la controparte swap fallisce. Detto questo, Lyxor si è impegnato ad azzerare l'esposizione dello swap su base giornaliera e sta anche prendendo in considerazione l’ipotesi di adottare una struttura “overcollateralised”. Lyxor attualmente non effettua operazioni di prestito titoli, il che aiuta a minimizzare il rischio complessivo di controparte.

Anche il replicante di Lyxor presenta un Ter pari allo 0,35%, superando la media di categoria.

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db x-trackers Msci Europe
Il db x-trackers Msci Europe utilizza la replica sintetica per tracciare il benchmark. Il fondo riceve la performace dell’indice grazie alla stipula di un contratto swap con una controparte, quasi sempre Deutsche Bank, in cambio della performance di un paniere di titoli detto “collateral basket”. Esso, in questo caso, consiste in azioni di società europee, americane e asiatiche di tipo blue chip. Il collaterale è detenuto da una terza parte, State Street, che controlla anche l’esposizione di controparte per ogni Etf db x-trackers. In caso di inadempimento della controparte, vi è il rischio che il liquidatore possa congelare il basket di garanzia, costringendo i titolari delle quote ad attendere per ritirare la loro quota. I livelli di garanzia collaterali sono comunque inizialmente fissati al 105-120% del Nav del fondo, tra i più alti della categoria. db x-trackers non effettua operazioni di prestito titoli. Inoltre, l’Etf non distribuisce dividendi agli investitori.

Il Ter è pari a 30 punti base, il linea con la media di categoria.

Per leggere l’Etf analysis completa clicca qui.

Alternative
Altri Etf (non ancora coperti dalla ricerca Morningstar) che replicano l’indice Msci Europe disponibili in Italia sono: Amundi Etf Msci Europe, Cs Etf (Ie) On Msci Europe, Spdr Msci Europe Etf, Ubs-Etf Msci Europe A.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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