Ebbene, a meno di un anno di distanza da quei tempi, Morningstar è riuscita, grazie anche alla collaborazione di sempre più numerose società di gestione che hanno mostrato una sempre crescente disponibilità a fornire informazioni di qualità, ad arricchire il proprio database con i nomi di quei gestori che, all’interno dei vari team, più
direttamente seguono il portafoglio di un fondo. Al punto da avere in database non più e solo i 54 direttori degli investimenti delle sgr italiane, ma oltre 250 nominativi di money manager italiani. Un’informazione questa disponibile ormai non solo sul sito, all’interno di ciascuna scheda prodotto degli oltre 1.100 fondi italiani, ma, da oggi, anche pubblicata nelle tabelle del settimanale Il Mondo.
La strada a questo punto è in discesa: se alcune società, sempre meno a dire il vero, ancora negano questa trasparenza ai propri clienti, e cioè agli investitori che scelgono i loro fondi, saranno proprio le pressioni dei loro clienti a indurle ad ampliare le informazioni sui fondi venduti, e tra queste il nome dei gestori. L’intera industria del risparmio a quel punto ne avrà tratto un vantaggio; e, tra gli altri, quella di essere sempre più indicata come la punta di diamante in Europa quanto a trasparenza e disponibilità di informazioni per i sottoscrittori.
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