Il barile salva le Borse

La risalita del prezzo del petrolio evita ai listini di Eurolandia un’altra giornata difficile. Milano guadagna l’1,51%. Brillano i bancari e Fca. Prosegue il crollo di Saipem.  

Francesco Lavecchia 26/01/2016 | 17:51
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I listini di Eurolandia hanno chiuso in rialzo. Il recupero, dopo la falsa partenza di questa mattina, è tutto da attribuire all’inversione di tendenza delle quotazioni del petrolio. Gli operatori credono a un possibile accordo all’interno dell’OPEC (il cartello dei Paesi produttori dell’oro nero) sul possibile taglio della produzione, e questo fa ben sperare in una frenata della discesa del greggio.

Rimbalzo delle popolari
A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a +1,51% grazie al rimbalzo dei bancari, guidati dai titoli delle popolari, e a Fca, che ha guadagnato oltre il 6% alla vigilia della presentazione dei conti del 2015. In forte ribasso Saipem, sia sul titolo che sui diritti relativi all’aumento di capitale. In difficoltà anche Mps e Telecom Italia.

New York in rialzo
Wall Street positiva grazie alla risalita del prezzo del greggio (il barile scambiato sul WTI guadagna il 2,41%) e al risultato superiore alle attese per le trimestrali di importanti market mover come Procter & Gamble e 3M. I dati macro della giornata (riferiti al mese di gennaio) hanno avuto segno contrastato: migliore delle previsioni quello relativo alla fiducia dei consumatori, in calo, invece, l’indice PMI del settore servizi. 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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