Troppi dubbi per le Borse

Europa negativa. Pesano la crisi greca, la questione ucraina e i dati macro cinesi. Milano segna -1,9%. Giù le banche e le utility. Anche Wall Street segue le vicende di Atene e si preoccupa. 

Marco Caprotti 09/02/2015 | 17:39
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Seduta con il segno meno per le Borse europee. Sulle contrattazioni ha pesato un mix di fattori negativi: i tesi negoziati per la pace in Ucraina, l’attesa del meeting straordinario dell'Eurogruppo sul debito greco mercoledì, la contrazione degli scambi commerciali cinesi. Per quanto riguarda Atene, in particolare, gli operatori si sono innervositi dopo l’intervento di ieri del premier, Alexis Tsipras, al Parlamento greco nel quale sono stati confermati gli obiettivi di revisione dell’austerity imposta dalla troika (Ue, Bce e Fmi). In questo clima la Borsa ellenica ha perso il 4,75%.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,9%, sono stati venduti soprattutto i bancari all'inizio di una settimana che vedrà molti gruppi del credito comunicare i conti 2014. Inoltre, il settore è stato penalizzato dallo spread Btp/Bund, che è risalito sopra 130 punti. Male anche le utility.

New York negativa
Wall Street sta viaggiando in calo. In una giornata priva di dati macroeconomici, agli investitori americani non resta che monitorare la Grecia. A livello societario, McDonald’s è in calo dopo aver comunicato che a gennaio ha registrato vendite globali in calo dell'1,8%, peggio delle stime, ma con segni di miglioramento in Usa ed Europa.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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