Le Borse pendono dall'Eurotower

Europa con il segno più. Gli operatori danno per scontato il lancio del Qe da parte della Bce. Milano guadagna l’1,64%. Corrono ancora le popolari. New York sale grazie alle trimestrali. 

Marco Caprotti 21/01/2015 | 17:41
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Seduta positiva per le Borse europee dopo una giornata di alti e bassi. Per buona parte della seduta ha prevalso il nervosismo per l'attesa per la mossa della Bce. Con gli investitori che continuavano a chiedersi se il consiglio direttivo dell'istituto avrebbe varato il Quantitative easing (allentamento monetario) domani o in un’altra occasione. Poi sul mercato sono circolate indiscrezioni secondo cui domani la Bce annuncerà l’acquisto di titoli di Stato per circa 50 miliardi al mese, ossia 600 miliardi in un anno. Cifra, quest’ultima, superiore alle attese delle ultime ore di 500 miliardi.

Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +1,64%, è stata spinta soprattutto dalle azioni delle popolari, all'indomani della riforma annunciata dal Governo Renzi che intende trasformare le più grandi in Spa. Bene le Saipem, trainate dall’aumento dei corsi del greggio ma anche - secondo alcuni analisti - dalle ipotesi di nuove opportunità che si potrebbero aprire per il gruppo con il gasdotto Turkish Stream, la mega pipeline che andrà a sostituire il South Stream, progetto annullato lo scorso 1 dicembre per volontà della russa Gazprom.

New York negativa
Wall Street viaggia in territorio positivo. Gli investitori festeggiano alcuni risultati trimestrali al di sopra delle attese e credono ai rumor sulla riunione di domani della Banca centrale europea. Dal fronte macro è arrivata la notizia che i nuovi cantieri aperti negli Stati Uniti sono aumentati in dicembre del 4,4% a quota 1,089 milioni di unità. Nello stesso periodo, i permessi edilizi sono calati dell'1,9% a quota 1,032 milioni. Le attese degli analisti erano per un incremento dell'1% per entrambe le componenti dell'indice.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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