Le Borse cercano buone notizie

Europa positiva. Resta, tuttavia, la preoccupazione per la situazione russa e per le elezioni in Gracia. A Milano salgono i bancari. Va in controtendenza Mps. Il rimbalzo del barile fa bene ai titoli oil e potrebbe dare una mano a Wall Street.  

Marco Caprotti 22/12/2014 | 12:29
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Prosegue con il segno più la seduta delle Borse europee. Gli investitori, comunque, sono prudenti prima della pausa natalizia e in una giornata povera di spunti a livello macro. L’appuntamento più importante in calendario è quello sulle vendite di case esistenti negli Stati Uniti.

Sale invece l’attesa per le elezioni in Grecia del Presidente della Repubblica: per domani è previsto il secondo round in Parlamento. L’ultima chiamata sarà per il 29 dicembre. Se entro quella data non verrà nominato il capo dello stato, il Parlamento greco verrà sciolto e saranno indette nuove elezioni politiche. Continua a preoccupare, intanto, la situazione della Russia e la debolezza del rublo.

A Piazza Affari vanno bene quasi tutte le banche. Mps, invece, ha imboccato la strada del ribasso. Preoccupa la posizione del presidente Alessandro Profumo, che avrebbe fatto capire che sono in corso approfondimenti per valutare la possibilità di contabilizzare già nel quarto trimestre di quest'anno tutti gli accantonamenti emersi in sede di analisi dei bilanci della Bce. Il rimbalzo del petrolio sta spingendo i titoli del comparto petrolifero. Sono deboli le Finmeccanica, dopo che la società ha fatto sapere che stanno proseguendo le negoziazioni con i due gruppi interessati (Hitachi Ltd e Insigma) ad Ansaldo Breda. Gli investitori speravano che fosse annunciata la cessione.

Fuori dal paniere principale crollano le Seat Pagine Gialle dopo la conversione in azioni dell'esposizione nei confronti dei creditori. Vanno giù anche i titoli della Roma dopo il pareggio con il Milan.

New York positiva
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno più. A dare una mano agli acquisti, spiegano gli operatori, potrebbe essere la risalita del prezzo del petrolio che darà una mano ai titoli del comparto energy. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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