Le Borse ringraziano Usa e Germania

Europa e Wall Street positive grazie ai dati macro tedeschi e alla politica monetaria ancora accomodante della Fed. Milano segna +2,65%. Salgono i finanziari e l’energia. La Russia si riprende dopo le rassicurazioni di Putin.

Marco Caprotti 18/12/2014 | 17:41
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Gli investitori hanno festeggiato i temporeggiamenti della Federal Reserve riguardo all’aumento dei tassi di interesse, hanno sfruttato il rimbalzo del petrolio (che ha cambiato rotta nel finale) e hanno cavalcato la lettura migliore delle attese dell'Ifo sul clima del business in Germania. Tutti elementi che hanno permesso alle piazze europee di chiudere con il segno più.

A dare una mano agli acquisti c’è anche stato il rialzo della Borsa in Russia (particolarmente sotto pressione nelle ultime sedute), dopo il discorso alla nazione del presidente della repubblica Vladimir Putin. Sulla delicata situazione economica, Putin ha cercato di sdrammatizzare la situazione sottolineando che la crisi potrà durare al massimo due anni e che comunque una ripresa è prevista dal 2017. Il presidente si è augurato che il rimbalzo del rublo, iniziato ieri, prosegua assicurando che la banca centrale sta mettendo in campo le misure appropriate. Non ha escluso invece ulteriori cali nel prezzo del greggio. Ma Putin non ha mancato di attaccare i paesi occidentali per le loro politiche mirate a “costruire muri” e a isolare la Russia, mentre ha definito “punitive” le operazioni compiute da Kiev nella parte orientale dell'Ucraina.

A Milano l’indice Ftse/Mib ha segnato +2,65% grazie agli acquisti su banche e il resto del settore finanziario, oltre che sul comparto oil. Rimbalzo per Buzzi e rialzo per Gtech che pagherà a gennaio l'acconto sul dividendo da 0,75 euro per azione. In evidenza Ansaldo nel giorno in cui il Cda della controllante Finmeccanica potrebbe valutare l'offerta cinese sulla divisione trasporti del gruppo.  Balzo per Italcementi: Deutsche Bank ha confermato la propria raccomandazione neutral portando a 5,80 euro da 5,3 il prezzo obiettivo. In salita Fca. L'ipo Ferrari e gli interventi per ridurre gli interessi sul debito, secondo Bank of America Merrill Lynch sono i due driver che spingeranno FCA in Borsa nei prossimi mesi. La merchant bank è tornata a coprire il titolo del gruppo auto assegnando un target di 10 euro e passando a una raccomandazione neutral.

New York positiva
Wall Street, intanto, sta viaggiando in territorio positivo. Gli investitori continuano a brindare ai toni da colomba arrivati ieri dalla Federal Reserve. La Banca centrale americana si è definita “paziente” nel prendere la decisione di alzare i tassi di interesse. Sebbene tra gli investitori prevalga l'idea che una stretta monetaria ci sarà a giugno, c’è comunque chi crede che sia possibile a partire da aprile 2015 soprattutto se l’economia continuerà a migliorare e il calo dei prezzi energetici risulterà temporaneo, come detto ieri dal governatore Janet Yellen.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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