Quando un buon fondo non basta

Per raggiungere i propri obiettivi finanziari occorre usare in modo intelligente i prodotti di investimento. Le cose da fare e quelle da evitare.  

Francesco Paganelli 22/01/2014 | 10:11
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Punti chiave

Non sempre basta acquistare un buon fondo: bisogna anche farne il giusto utilizzo

- Per capire quale utilizzo fare di un fondo, è utile ritornare ai principi base della costruzione di portafoglio

- Scegliere il fondo giusto può fare la differenza

Non sempre basta comprare un buon fondo. Una gestione attenta dei propri risparmi è infatti centrata sul cosiddetto approccio di portafoglio, nel quale la valutazione del singolo investimento è sempre messa in relazione alla contribuzione in termini di rischio-rendimento alle caratteristiche dell’intero portafoglio.

Questa visione rende allo stesso tempo più complessa e più sofisticata la gestione delle finanze. Come detto, non sempre basta acquistare un buon fondo: bisogna anche farne il giusto utilizzo.

Il messaggio è sempice: con una possibilità di successo su quattro, è fondamentale fare i propri compiti a casa.

Inoltre, questo schema ci permette di affrontare l’argomento sotto due punti di vista distinti: il giudizio di merito sul fondo e l’utilizzo che ne viene fatto. Tenendo comunque presente che il discorso può essere esteso a tutti i prodotti finanziari, e non soltanto ai fondi (sebbene i parametri da considerare siano spesso peculiari di questa tipologia di prodotto).

Il punto di partenza è dunque capire che scegliere il fondo giusto può fare la differenza.  Ad esempio, i dati ci dicono che per la Categoria Morningstar “Azionari Italia” la differenza di rendimento a 3 anni tra il fondo migliore e il fondo peggiore è superiore al 10% (vedi tabella)

L’utilizzo intelligente
L’utilizzo intelligente di un fondo si collega innanzitutto al principio di diversificazione, grazie al quale viene drasticamente diminuita la probabilità che si verifichi un evento disastroso per le nostre finanze. Ripetiamolo: ogni titolo va visto in relazione agli altri prodotti all’interno del portafoglio. Ma altre lezioni ci aiutano a definire meglio l’utilizzo intelligente di un fondo.

Per chiarire il nostro punto, possiamo fare numerosi esempi di cattivo utilizzo di un buon fondo:

  • Duplicazione dell’esposizione
  • Asset Allocation non è coerente con i propri obiettivi (fondamentale nel caso di fondi bilanciati)
  • Fondo non adatto al proprio orizzonte temporale di riferimento
  • Il peso all’interno del portafoglio è sub-ottimale (es. fondo di nicchia utilizzato come fondo core)
  • La classe scelta non presenta copertura del rischio di cambio e questo aspetto non viene preso in considerazione
  • L’approccio del gestore è troppo conservativo.

 

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Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Paganelli

Francesco Paganelli  è Fund Analyst di Morningstar in Italia

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