Sulle Borse europee prevale la paura

Eurolandia chiude in rosso. Milano segna -0,81%. Male gli industriali. Saipem sugli scudi. Avvio positivo per Wall Street, grazie ai dati macro e alle misure di sostegno all’economia promosse dalla Cina. 

Francesco Lavecchia 26/08/2015 | 17:47
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Wall Street apre in rialzo grazie ai dati macro e alle ultime misure decise dalla Banca centrale cinese. Nel mese di luglio la domanda di beni durevoli negli Usa è cresciuta del 2% rispetto al mese precedente, superando le attese degli analisti (+0,1%), mentre la Banca centrale cinese ha annunciato l’intenzione di iniettare nuova liquidità nel sistema attraverso un’operazione da circa 140 miliardi di yuan.

La reazione del mercato alle misure varate ieri (taglio dei tassi di interesse dello 0,25% e abbassamento di mezzo punto percentuale del tetto delle riserve obbligatorie imposto alle banche) è stata negativa e ora le autorità cinesi provano a essere più convincenti promuovendo un intervento che possa avere efficacia nel breve termine. La volatilità sui listini cinesi, però, non si è arrestata e anche oggi Shanghai ha chiuso in forte ribasso (-1,27%). 

Gli Usa hanno pubblicato anche i dati relativi alle scorte di petrolio. I numeri indicano un calo di oltre cinque milioni di barili, ma questo non sembra essere in grado di risollevare le quotazioni dell’oro nero che continuano a viaggiare intorno a quota 39 dollari (WTI). 

Prese di profitto sui listini europei
I listini di Eurolandia hanno chiuso in ribasso. Non sono bastati gli interventi della Banca centrale cinese e le dichiarazioni della Bce, che si è detta pronta a nuove misure di sostegno all’economia nel caso in cui la caduta del prezzo delle commodity e la congiuntura globale minaccino il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione al 2%. L’andamento delle contrattazioni è stato condizionato dalla volontà degli operatori di incassare parte dei guadagni realizzati ieri. Anche perché il clima sui mercati resta di grande incertezza.

I dati pubblicati dall’Ocse, sulla crescita del Pil dei paesi del G20 nel secondo trimestre, non hanno contribuito ad alimentare l’ottimismo sui mercati. Il rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha, infatti, evidenziato il rallentamento dell’economia nell’Eurozona (dal +0,4% del primo trimestre all’attuale +0,3%).  

Balzo di Saipem
A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a -0,81%. Male gli industriali Finmeccanica, Stm e Fca. In forte rialzo Saipem (+4,89%), che beneficia delle aspettative per nuove operazioni di M&A nel settore energetico in seguito all’accordo tra Schlumberger e Cameron. Bene anche Tenaris e Luxottica (quest’ultima sostenuta dal nuovo acquisto di azioni da parte del presidente Leonardo Del Vecchio).

 

 

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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