Le Borse tornano a soffrire

Il mercato giudica insufficienti le misure della Banca centrale cinese e tornano le vendite sui listini. Male gli indici cinesi. Si salva Tokyo (+3,20%). Partenza negativa per Eurolandia, con Piazza Affari che cede l’1,57%.

Francesco Lavecchia 26/08/2015 | 09:49
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Stenta a tornare il sereno sui mercati asiatici. I principali listini della regione hanno chiuso in modo contrastato: Shanghai a -1,27%, Hong Kong a -0,78%, Tokyo ha segnato +3,20%. A fare da padrona nella seduta odierna è stata la volatilità. Specie sulle Borse cinesi. Gli operatori temono che le mosse operate dalla Banca centrale e dal Governo di Pechino non siano sufficienti.

Ieri la Banca del Popolo ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25% e abbassato di mezzo punto percentuale il tetto di riserva obbligatoria imposto alle banche, ma questo non sembra poter bastare a dare nuova forza all’economia cinese che sta soffrendo più del previsto la transizione verso un modello basato principalmente sui consumi (anziché sulle esportazioni).

Milano segna -1,57% 
Avvio in forte ribasso per i listini di Eurolandia. Dopo il rimbalzo di ieri, ci si aspettava che le Borse dessero seguito ai rialzi, ma la negativa chiusura di Wall Street e la seduta altalenante sui mercati asiatici hanno riportato in alto l’avversione al rischio tra gli operatori. Milano segna -1,57%. A Piazza Affari soffrono Luxottica e Yoox. Vendite anche su Enie e Stm. Molto male anche le altre Borse europee.

In giornata non sono previsti dati macro sensibili per il mercato dell’Eurozona. Nel pomeriggio, invece, saranno resi noti, negli Usa, i dati relativi alle scorte di petrolio e agli ordinativi di beni durevoli. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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