VIDEO: Fondi, il futuro è in Borsa

Per Davide Pasquali (Pharus Sicav), la quotazione dei comparti aperti, partita lo scorso dicembre, permette di abbattere le barriere d’ingresso e di raggiungere tutti gli investitori. 

Valerio Baselli 27/05/2015 | 11:07
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Valerio Baselli: Buongiorno, sono in compagnia di Davide Pasquali, presidente di Pharus Sicav. Buongiorno e benvenuto.

Davide Pasquali: Buongiorno.

Baselli: Dal primo dicembre 2014 è partita la quotazione di fondi comuni aperti su Borsa Italiana. Ad oggi sono circa una ventina, i fondi quotati, Pharus Sicav è in procinto di quotarne altri 11; a che punto siete e qual è l’iter di lancio?

Pasquali: Pharus è molto vicina alla quotazione, il giorno esatto dovrebbe essere il 28 di maggio. Consob non dovrebbe aver più domande da sottoporci, quindi presumibilmente tra pochi giorni saremo quotati. L’iter è ormai molto veloce, partite le prime Sicav la commissione di sorveglianza lussemburghese ha ormai rodato il meccanismo; sostanzialmente, la cosa più importante che bisogna fare è dematerializzare le quote che poi si vorranno quotare.

Baselli: Ecco, ma quali sono i vantaggi concreti nell’utilizzare questo nuovo canale distributivo dal punto di vista di una Sgr?

Pasquali: Direi che il vantaggio maggiore, soprattutto per le società medio piccole, è sicuramente il fatto che essere quotati in Borsa dà l’accesso direttamente a tutti i risparmiatori, facendo cadere quelle barriere d’ingresso che spesso in Italia esistono.

Baselli: E per il futuro, quali sviluppi si aspetta da questo nuovo canale di distribuzione?

Pasquali: Mi aspetto un grande sviluppo, le grandi case di gestione per il momento sono alla finestra, ma sono abbastanza certo che nei prossimi mesi arriveranno a quotarsi anche loro.

Baselli: Perfetto, grazie mille a Davide Pasquali.

Pasquali: Grazie a voi.

Baselli: Per Morningstar, Valerio Baselli, grazie per l’attenzione.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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