Il mercato sconta Bank of Montreal

Nonostante la crescita del fatturato registrata nel primo trimestre, il titolo della banca canadese è scambiato su valori del 15% inferiori rispetto al nostro fair value. 

Francesco Lavecchia 03/03/2015 | 10:30
Facebook Twitter LinkedIn

Bank of Montreal (BOM) è scambiata a sconto rispetto al nostro fair value, ma un eventuale peggioramento della crisi del petrolio potrebbe permettere agli investitori di entrare sul titolo a prezzi ancora più convenienti.

Il mercato continua a interrogarsi sul possibile impatto che un nuovo calo del prezzo del greggio potrebbe avere sul bilancio della banca canadese. Tuttavia BOM gode di una buona solidità patrimoniale e la volatilità che si innescherebbe nel caso di speculazioni sul possibile deterioramento dei prestiti a favore delle società petrolifere potrebbe far lievitare ulteriormente l’attuale tasso di sconto delle azioni della banca canadese. I nostri analisti, anche alla luce dei risultati del primo trimestre del nuovo esercizio, confermano la stima del fair value a 73 dollari americani (per il titolo scambiato sul Nyse di New York) e riconoscono all’istituto di credito una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic moat).

I dati hanno mostrato una crescita del fatturato del 5%, grazie alle performance realizzate nel segmento banking e wealth management (WM), ma l’espansione dei costi operativi a causa delle ultime acquisizioni e dei maggiori oneri commissionali (a seguito dei risultati realizzati nel segmento WM) hanno fatto scivolare l’utile netto del periodo del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

BOM sfrutta l'oligopolio canadese
Bank of Montreal continuerà a crescere ad un tasso superiore al 5% nei prossimi cinque anni grazie al business dei servizi bancari negli Usa (che al momento rappresentano circa un quinto del fatturato). In Canda il settore è in rallentamento, ma grazie ad un solido posizionamento (BOM è il quarto istituto per dimensione), ad una strutture del mercato oligopolistica, in cui i primi sei operatori controllano il 90% del giro d’affari complessivo, e agli elevati margini di profitto ricavati nei segmenti secondari (wealth management e capital market), BOM continuerà a mantenere una elevata redditività del capitale.

Le preoccupazioni maggiori, almeno per il momento, sono legate al mercato immobiliare interno. Le famiglie canadesi sono indebitate per circa il 160% del reddito a disposizione. Questo, da una parte, limita la possibilità di crescita dei prestiti, e dall’altra espone la banca al rischio che le insolvenze possano pesare sulla stabilità del suo bilancio. 

 

Per leggere l'analisi completa su Bank of Montreal clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Bank of Montreal90,91 USD-0,77Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures