Borse, occhi su banche europee e trimestrali Usa

Eurolandia chiude in ribasso in attesa degli stress test bancari. Milano cede lo 0,86% a causa della cattiva intonazione dei titoli finanziari e del manifatturiero. Wall Street parte in rialzo. Spread BTp-Bund sopra quota 172 punti base.  

Francesco Lavecchia 20/10/2014 | 17:47
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Avvio in leggero rialzo per Wall Street. L’indice S&P 500 segna +0,4% per effetto delle trimestrali societarie e delle speculazioni su possibili operazioni straordinarie. Tra i tecnologici delude Ibm, che nel terzo trimestre dell’esercizio ha riportato un calo delle vendite in vari segmenti del suo business e ha visto ridurre gli utili in maniera significativa (anche se su questo risultato hanno pesato costi di natura straordinaria). In rialzo di oltre un punto percentuale, invece, Apple, in attesa dei dati degli ultimi tre mesi, che saranno resi noti alla chiusura delle contrattazioni. La giornata di oggi, dicono gli operatori, potrebbe essere rappresentativa dell’andamento dell’intera settimana, caratterizzata dalla pubblicazioni di numerosi dati societari.

Spread sopra i 172 pb
Le Borse europee hanno chiuso la seduta in ribasso. Nonostante la Banca centrale europea abbia annunciato l’avvio del piano di acquisto di covered bond detenuti dagli istituti di credito francesi (principalmente Bnp Paribas e Société Générale), l’attenzione degli operatori è rimasta sugli stress test delle banche europee. Una valutazione positiva potrebbe far ripartire il mercato del credito. In caso contrario, però, il rischio è che un giudizio negativo possa far ritornare il settore bancario nell’occhio del ciclone. Nel frattempo, lo spread tra il Btp decennale e il pari scadenza tedesco è salito sopra i 172 punti base.

Mediaset maglia nera
Piazza Affari termina in rosso una giornata caratterizzata da elevata volatilità. Il Ftse Mib ha ceduto l’1% dopo essere stato in territorio positivo per lunghi tratti della seduta. La Borsa di Milano ha pagato l’inversione di tendenza del comparto finanziario, all’interno del quale hanno mantenuto il segno positivo solo pochi titoli tra cui Banco Popolare e Bper. Hanno deluso anche gli industriali, nonostante il dato di agosto sugli ordinativi del settore manifatturiero abbia mostrato una crescita dello 0,4% rispetto al mese precedente. La maglia nera va comunque a Mediaset, che ha perso oltre il 4%. Forti vendite anche su World Duty Free.

 

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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