Titolo Maire a livelli record: ecco cosa aspettarsi dagli utili e dai nuovi progetti
Fabrizio Guidoni - 08/07/2025 | 15:02
Azioni in crescita del 37% nel 2025 e massimi storici di nuovo nel mirino. L’azienda è premiata per i progetti strategici della controllata NextChem.

Opere d'arte del settore energetico

Punti chiave:

  • Il trend rialzista dell’azione sta riportando le quotazioni all’attacco dei massimi storici.
  • L’apprezzamento del mercato per Maire è sostenuto dai nuovi progetti: joint venture con la britannica newcleo e maxi impianto low carbon in Messico.
  • Attese forti sulla trimestrale del 31 luglio: Equita prevede +30% di EBITDA e possibile upgrade della guidance 2025.

Maire MAIRE, capofila di un gruppo industriale integrato attivo nell’ingegneria e nei servizi per la transizione energetica, raccoglie il favore del mercato grazie anche a una serie di sviluppi strategici sul fronte nucleare e metanolo low carbon. Il bilancio del 2025 segna fin qui un deciso apprezzamento del titolo (+37% da inizio anno), con la capitalizzazione salita a 3,73 miliardi di euro.

Il trend rialzista resta intatto anche dopo il temporaneo scivolone del 12 giugno: un ritracciamento legato all’operazione di accelerated bookbuilding da 5 milioni di azioni, riassorbito in tempi brevi grazie al sentiment positivo sugli sviluppi del business della società.

A inizio luglio, le azioni trattano sopra gli EUR 11,27 dell’11 giugno, seduta precedente all’annuncio dell’ABB e al successivo scivolone, e puntano ad attaccare il massimo storico di EUR 11,69 toccato il 6 giugno. In questo contesto di Borsa, Maire è anche appena entrata nelle top pick azionarie per il secondo semestre 2025 di Intesa Sanpaolo.

NextCleo, il nuovo capitolo nucleare di Maire

A metà giugno NextChem, controllata di Maire, ha firmato un accordo vincolante con la britannica Newcleo per la creazione di NextCleo, una joint venture dedicata allo sviluppo della Conventional Island e della Balance of Plant per impianti nucleari di nuova generazione. I reattori saranno basati sulla tecnologia AMR (Advanced Modular Reactor) da 200 MWe sviluppata da newcleo.

La joint venture sarà controllata al 60% da NextChem (Maire), mentre il restante 40% sarà in mano a NewCleo. Sarà consolidata nel bilancio di Maire. Come parte dell’accordo, NextChem riceverà anche una quota iniziale di circa l’1,25% nella britannica newcleo, destinata a salire fino al 5% al raggiungimento di alcune milestone. Previsto un lock-up di sette anni, con diritto di prelazione dopo la scadenza.

NextCleo integrerà l’expertise ingegneristica di NextChem con la tecnologia LFR-AS-200 (Lead-cooled Fast Reactor) sviluppata da Newcleo. L’obiettivo è offrire soluzioni modulari e scalabili in ambito nucleare, utili anche per alimentare distretti chimici secondo il modello e-Factory di NextChem. Un approccio utile alla decarbonizzazione industriale, anche tramite carburanti sintetici. Inoltre, NextCleo fornirà servizi anche ad altri sviluppatori di SMR (Small Modular Reactor) e AMR.

Il primo prototipo (pre-cursor) è atteso per il 2026 in Italia, mentre l’avvio del primo reattore commerciale è previsto in Francia entro il 2031. La decisione finale di investimento dovrebbe arrivare intorno al 2029.

Gli analisti valutano con favore l’apertura al nucleare

L’accordo con NewCleo è stato accolto in generale dagli analisti come conferma della capacità di innovazione nella strategia di Maire.

Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione “Buy” e il target price a EUR 12,60. Gli analisti hanno definito l’operazione “neutrale” in termini di impatto immediato, ma sottolineano il passo avanti sul fronte dell’innovazione, con l’obiettivo di “semplificare il ciclo del combustibile nucleare e offrire una soluzione sostenibile al problema delle scorie”. Per gli esperti il potenziale commerciale dell’AMR resta ancora da dimostrare.

Banca Akros ha ribadito la raccomandazione “Accumulate” con un target price a EUR 10,50, evidenziando come la joint venture dimostri la capacità di Maire di fare leva sul proprio know-how per espandersi nel nucleare. Secondo gli analisti, “lo sviluppo di piccoli reattori modulari potrebbe supportare la crescita nel medio-lungo termine. La notizia è chiaramente positiva”.

Più conservativa la valutazione di Mediobanca Research, che conferma la raccomandazione “Neutral”. Tuttavia, anche in questo caso si parla di “notizia positiva” in quanto l’accordo testimonia la volontà di Maire di ampliare ulteriormente il portafoglio tecnologico nel nucleare.

NextChem punta sul metanolo low-carbon con maxi contratto in Messico

A rafforzare ulteriormente la view positiva è arrivata nell’ultimo periodo la notizia del contratto siglato da NextChem per un impianto di metanolo a bassissime emissioni in Messico. Il valore dell’accordo, firmato con Pacifico Mexinol, è di EUR 210 milioni e riguarda l’ingegneria di base e la fornitura di attrezzature critiche.

Si tratta del più grande contratto mai ottenuto da NextChem. Una volta operativo nel 2029, l’impianto sarà il più grande al mondo nella produzione di metanolo RFNBO (Renewable Fuel of Non-Biological Origin), con una capacità annuale di 350 mila tonnellate, oltre a 1,8 milioni di tonnellate di metanolo da gas naturale con cattura della CO₂.

Websim ha definito la notizia “positiva”, sottolineando il forte momentum commerciale del gruppo e stimando che l’order intake da inizio anno abbia raggiunto quota EUR 5,7 miliardi.

Anche Equita Sim ha confermato la raccomandazione “Buy” con target price a 12,50 euro. Gli analisti ritengono che il contratto rappresenti il 47% degli ordini stimati da loro per NextChem nel 2025 (EUR 450 milioni), e si aspettano margini elevati, nel range 22-25%. Una parte rilevante del valore (circa 25 milioni) era già stata inserita a febbraio, in occasione dell’assegnazione della licenza tecnologica. L’inclusione completa del contratto nel backlog è attesa nel quarto trimestre.

Effetto ABB: zavorra passeggera sul titolo

Il 12 giugno, Maire ha comunicato il collocamento accelerato (ABB) di circa 4,98 milioni di azioni, pari all’1,5% del capitale, a un prezzo di EUR 10,25 per azione, con uno sconto del 9% rispetto alla chiusura precedente. L’operazione ha riguardato i beneficiari del piano di incentivazione di lungo termine (LTI), con l’obiettivo di coprire gli oneri fiscali individuali.

Equita Sim ha spiegato che si tratta di un’operazione tecnica legata alla liquidità del titolo e alle dimensioni contenute del collocamento. Il buyback completato a fine aprile (7,7 milioni di azioni riacquistate) aveva già predisposto il contesto per mantenere stabile il numero totale di azioni in circolazione. Il mercato ha riassorbito rapidamente l’impatto dell’operazione.

Trimestrale attesa in crescita

Superata la boa di metà anno, Maire pubblicherà i risultati del secondo trimestre il 31 luglio. Le stime di Equita Sim prevedono un trimestre in forte crescita, con volumi in aumento del 27% su base annua e un EBITDA in rialzo del 30%, con margine in miglioramento al 6,7%. L’utile netto è atteso in crescita del 29%.

La generazione di cassa dovrebbe essere stabile rispetto al primo trimestre, anche se la posizione finanziaria netta è vista in peggioramento di circa EUR 97 milioni per effetto del pagamento dividendi (115 milioni) e buyback (30 milioni).

La raccolta ordini del trimestre è stimata a 2,1 miliardi, sostenuta soprattutto dalla divisione IE&CS. Per gli esperti l’obiettivo di 8 miliardi per il 2025 appare dunque a portata.


L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.