Le azioni Tesla crollano mentre Musk litiga con Donald Trump
Seth Goldstein, CFA - 06/06/2025 | 08:45

Metriche chiave di Morningstar per Tesla
L’amministratore delegato di Tesla TSLA, Elon Musk, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, stanno litigando pubblicamente, rilasciando dichiarazioni sulle rispettive piattaforme di social media. Musk non è favorevole al bilancio degli Stati Uniti che Trump spera di approvare. Le azioni Tesla sono scese di oltre il 14% lo scorso 5 giugno.
Il commento degli analisti: La legge di Bilancio degli Stati Uniti prevede la scadenza dell’incentivo di 7.500 dollari per i veicoli elettrici alla fine del 2025, sette anni prima della scadenza prevista in precedenza.
- Tutti i veicoli Tesla venduti negli Stati Uniti sono attualmente idonei a ricevere gli incentivi, quindi Tesla potrebbe trovarsi ad affrontare una riduzione dei volumi di vendita quando la scadenza di questi bonus farà aumentare il prezzo per i consumatori.
- Trump ha anche minacciato di cancellare tutti i contratti e le sovvenzioni governative di Musk. Questo probabilmente colpirebbe più SpaceX che Tesla. Tuttavia, se Trump dovesse fare una ritorsione contro Musk, Tesla potrebbe essere esclusa dalla possibilità di vendere i propri “carbon credits” (certificato negoziabile o qualsiasi autorizzazione che rappresenta il diritto di emettere una tonnellata di anidride carbonica o la quantità equivalente di un diverso gas serra).
Le stime degli analisti: Per il momento, manteniamo la nostra stima del fair value di Tesla a quota USD 250 per azione. Prima del crollo del 5 giugno scorso, l’azienda era sopravvalutata dal mercato e valutata con un rating di 2 stelle. Ai prezzi attuali, riteniamo che Tesla sia valutata in linea con il fair value, con il titolo che è scambiato con un premio inferiore al 15% rispetto alla nostra stima del fair value e dunque valutato con un rating di 3 stelle.
- Se la scadenza anticipata degli incentivi per i veicoli elettrici venisse approvata dalla legge, le consegne di Tesla nel 2026 probabilmente ne risentirebbero. Prevediamo che ciò si ripercuoterebbe su tutti i produttori di veicoli elettrici attraverso una riduzione dei volumi di vendita, analogamente a quanto avvenuto dopo l’eliminazione dei sussidi per i veicoli elettrici in altri mercati.
- Nel lungo termine, non riteniamo che i sussidi siano un fattore di crescita per i veicoli elettrici. Quando i veicoli elettrici a lungo raggio raggiungeranno la parità di costo con i motori a combustione interna e ci sarà un’adeguata ricarica veloce lungo le autostrade e nelle città, sarà la domanda dei consumatori e non i sussidi a guidarne l’adozione.
Il quadro generale: La scadenza degli incentivi potrebbe pesare sulle consegne di Tesla nel 2026. Tuttavia, nel lungo periodo, riteniamo che il software di guida autonoma di Tesla possa rivelarsi un elemento di differenziazione che potrebbe indurre i consumatori a scegliere i suoi veicoli.
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