Cosa aspettarsi dalla trimestrale di Telecom Italia?
Javier Correonero - 05/05/2025 | 09:40
Occhi puntati sugli obiettivi di crescita per il 2025 e sull’impatto di Poste Italiane.

Illustration of a coral-colored mobile phone outlined in gray and a gray mobile phone outlined in coral in front of a light gray background depicting the mobile industry

Telecom Italia pubblicherà i dati del primo trimestre il prossimo 7 maggio.

Metriche chiave di Morningstar per Telecom Italia


La nostra attenzione sarà catalizzata dai numeri relativi alla crescita. Siamo interessati a capire a che punto è l’azienda, alla fine del primo trimestre, rispetto al suo obiettivo per il 2025 di una crescita dell’EBITDAaL (earnings before interest, taxes, depreciation and amortization and after lease expenses) del 7%. Obiettivo che giudichiamo ambizioso in un mercato così disastrato.

È vero che il Brasile (che rappresenta il 45% dell’EBITDAaL del gruppo contro il 55% dell’Italia) sarà il mercato che darà il maggior contributo al raggiungimento di questo obiettivo di crescita, ma i ricavi di TIM Consumer, ad esempio, sono cresciuti solo dello 0,1% nel 2024. Questo dimostra che per far crescere l’EBITDAaL del gruppo al ritmo del 7% è necessario tagliare i costi.

Qual è l’impatto di Poste Italiane?

Dallo scorso marzo, Poste Italiane PST è il maggiore azionista di Telecom Italia TIT. A tal proposito sottolineiamo due principali implicazioni:

- Il consolidamento e la fusione con Iliad, dato che lo Stato italiano ha ora un’influenza diretta su TIM. Si tratterebbe comunque di un processo lungo e lento, con molti ostacoli normativi da superare

- Se alla fine TIM continuerà ad essere un’entità autonoma, la nostra ipotesi di base è che la partecipazione di Poste ponga un limite a qualsiasi taglio dei costi. Se lo Stato è il maggiore azionista, il taglio della forza lavora risulta impopolare (un problema di cui soffre anche Orange in Francia, per esempio).

Questo articolo è stato redatto da Francesco Lavecchia.


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