Fondi pensione, è tempo di Sri

Spesso hanno difficoltà ad applicare in concreto i principi socialmente responsabili. Da Forum per la finanza sostenibile e Mefop è arrivato in aiuto un manuale.

Valerio Baselli 25/09/2012 | 10:33
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Un problema che spesso viene posto dagli investitori istituzionali, in particolare dai fondi pensione, di fronte alla sollecitazione di un approccio “sostenibile e responsabile” è la complessità della traduzione dei relativi principi di investimento nel mandato ai gestori. Come si passa dalla teoria alla pratica?

A questa domanda si è cercato di rispondere nel corso del seminario di presentazione della pubblicazione “Linee Guida per l’integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governo societario nei processi di investimento delle forme pensionistiche complementari”, tenutosi il 12 settembre scorso a Roma, presso la Camera dei Deputati. L’evento è stato organizzato dal Forum per la finanza sostenibile in collaborazione con Mefop e col sostegno di Dexia asset management, Société Générale securities services e Unipol gruppo.

Investimenti socialmente responsabili
Scarsa propensione al rischio, orizzonte temporale di medio-lungo periodo e doveri fiduciari nei confronti degli aderenti. Ecco le caratteristiche peculiari del processo di investimento di un fondo pensione, le quali sembrano mostrare una naturale predisposizione alla connessione con un approccio sostenibile e responsabile.

Per chiarezza, è forse meglio ricordare cosa si intende con investimento socialmente responsabile (Sri, acronimo di Sustainable and responsible investment), ovvero la pratica in base alla quale considerazioni di ordine ambientale e sociale integrano le valutazioni di carattere finanziario che vengono svolte nel momento delle scelte di acquisto o vendita di un titolo o nell'esercizio dei diritti collegati alla sua proprietà. L’Sri si esplica attraverso la selezione di titoli di società che soddisfano alcuni criteri di responsabilità sociale, cioè svolgono la propria attività secondo principi di trasparenza e di correttezza nei confronti dei propri stakeholders tra i quali, per esempio, i dipendenti, gli azionisti, i clienti ed i fornitori, le comunità in cui sono inserite e l'ambiente.

Tra il dire e il fare...
Nonostante la grande coerenza di questi principi con le finalità sociali dei fondi pensione, gli Sri in Italia appaiono però ancora limitati: tra i fondi di nuova istituzione, meno del 20% adotta questo approccio.

La grande affinità a livello teorico va infatti a scontrarsi, nella pratica, con la complessità della traduzione dei relativi principi di investimento nel mandato ai gestori; inoltre, ad oggi è ancora diffuso il pregiudizio che gli investimenti sostenibili e responsabili abbiano un rendimento minore rispetto a quelli tradizionali.

Diverse strade per la sostenibilità
Il manuale (scaricabile qui) individua le varie opzioni attraverso cui è possibile integrare le strategie Sri nel processo di investimento: principi generali, benchmark specializzati, rating Esg (acronimo di Environmental, social and governance) e azionariato attivo. All’interno di ogni opzione viene evidenziato il ruolo di ciascun attore della filiera di investimento (fondo pensione, gestore, banca depositaria, consulente Esg). Ogni fondo pensione può scegliere la strada ad esso più consona. Ad esempio, per Laura Frascaroli di Unipol Assicurazioni, l’azionariato attivo rappresenta una grande opportunità di democrazia economica, poiché consente agli aderenti di dialogare con le imprese in cui si è investito il patrimonio.

Nello studio si sottolinea comunque che le linee guida sono da intendersi come un documento aperto, che suggerisce delle alternative lasciando la possibilità a soluzioni diverse rispetto a quelle espressamente individuate. Renato Guerriero di Dexia Asset Management, sottolinea come, ad esempio, l’adozione di principi generali sia una pratica già attuata all’estero. Il percorso verso l’integrazione dei fattori Esg nel processo di investimento non è univoco: nella scelta di quale opzione adottare, giocano un ruolo fondamentale i fattori culturali che caratterizzano ciascun paese.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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