L’Europa centrale è interessante perché è un mercato difensivo. Inoltre, ci attendiamo che benefici nel lungo periodo del processo di convergenza. Abbiamo visto che i rendimenti delle obbligazioni e l'inflazione sono scesi bruscamente rispetto ad alcuni anni fa (anche se ultimamente sono risaliti leggermente). L'inflazione è sotto il 5% sui mercati principali (Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca.) rispetto al 20% di alcuni anni fa.
Il processo di convergenza favorirà gli investim
enti diretti dall’estero (Foreign direct investment) che alimenteranno lo sviluppo economico. Le aspettative a lungo termine sul Prodotto interno lordo sono buone. Nel breve periodo, tuttavia, siamo preoccupati del crescente deficit, anche se il livello di indebitamento pubblico è ancora sotto il tetto del 60% posto dall’Unione europea.
Il portafoglio del fondo è più orientato al valore o alla crescita?
E’ meglio dire che abbiamo una preferenza per le aziende di qualità, quelle più redditizie. Il processo di selezione dei titoli da mettere in portafoglio mira a individuare le società ben gestite e solide finanziariamente. In genere, si tratta di società ad alto tasso di crescita.
Il portafoglio è costruito attraverso un’allocazione geografica o settoriale?
In linea di principio, seguiamo un metodo bottom-up, cioè dall’alto verso il basso. In Russia, tuttavia, utilizziamo più un metodo top-down, poiché questo mercato ha caratteristiche particolari: la politica, i fattori macroeconomici e gli eventi esterni svolgono un ruolo importante. Inoltre, i prezzi della materie prime non sono da trascurare dal momento che le aziende di settore pesano in modo determinante in Borsa.
Qual è la sua posizione sulla Russia dopo il caso Yukos?
I fondamentali di lungo termine sono buoni. La stabilità politica, gli sviluppi macroeconomici e i cambiamenti positivi al livello aziendale sono i motivi principali per cui il Paese offre buone opportunità di investimento. L'affare di Yukos mostra, tuttavia, che la Russia è ancora un mercato emergente e la democrazia non è ancora affermata come in occidente.
Crede che gli attentati terroristici e il rischio geopolitica penalizzino i mercati dell’Est?
La Russia reagisce di solito in modo relativamente forte agli eventi esterni. I mercati dell'Europa centrale, invece, sono generalmente difensivi in periodi di crisi.
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