Juventus scende in campo a Piazza Affari con il bilancio 2023/2024

Il CDA per l’approvazione dei conti è convocato il 27 settembre, ma sul titolo pesano le posizioni ribassiste.

Fabrizio Guidoni 24/09/2024 | 15:20
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Dopo aver superato positivamente l'appuntamento in campo la settimana scorsa con la prima giornata della Champions League e aver incassato un punto in casa sabato 21 con il Napoli, la Juventus (JUVE) è pronta ad affrontare Piazza Affari con la pubblicazione dei dati del bilancio annuale dell'anno fiscale 2023/2024 che si è chiuso il 30 giugno scorso.

Il calendario societario ha avuto uno slittamento, con la riunione del consiglio di amministrazione per l'approvazione del progetto di bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 30 giugno 2024, prevista fino a pochi giorni fa per il 19 settembre, spostata in avanti e convocata venerdì 27 settembre. L'assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio si terrà invece il prossimo 7 novembre.

Ad aprile, la società bianconera ha portato a termine con successo l'aumento di capitale da 200 milioni di euro, con le nuove azioni che sono state offerte in opzione al prezzo di 1,582 euro l'una. Questa operazione è stata preceduta dal raggruppamento azionario nel rapporto di una nuova ogni 10 esistenti, realizzato lo scorso gennaio.

Titolo Juve vincente nel 2024, ma in difficoltà a settembre

Il titolo Juventus arriva all'appuntamento col CDA forte di una capitalizzazione non lontano dalla soglia del miliardo di euro, che ha però dovuto ridimensionarsi nel mese di settembre dopo un andamento nel 2024 incoraggiante per gli azionisti. Infatti, alla chiusura della seduta di venerdì 20 settembre l'azione mostrava un rialzo da inizio anno di oltre il 14%, dovendo però anche incassare una perdita intorno al -11% da fine agosto scorso.

Il calo delle quotazioni subito finora nel mese in corso è arrivato in presenza di posizioni ribassiste in essere al primo settembre 2024. Infatti, una analisi di GraniteShares, emittente globale di ETP ed ETF con oltre 7 miliardi di dollari di asset in gestione, diffusa nei primi giorni di settembre ha fotografato al 1 settembre 2024 le prime dieci posizioni "corte nette" (legate a vendite di azioni allo scoperto nette, quindi che puntano a guadagnare su un ribasso delle quotazioni di un titolo) in società negoziate su Borsa Italiana. Tra queste il titolo Juventus risultava al settimo posto, con una percentuale delle sue azioni totali vendute allo scoperto dell'1,30%, e con due gestori con posizioni corte nette sul titolo. L’analisi ha preso in considerazione le posizioni prese nel 2024 short nette rilevanti, ovvero al di sopra dello 0,5% della capitalizzazione di una società, il limite stabilito dall’Unione Europea oltre al quale il venditore allo scoperto è tenuto ad informare il mercato.

Quando arriverà lo sponsor della maglia?

Una delle notizie che il mercato attende in positivo dalla società bianconera è l'annuncio della chiusura di un accordo per lo sponsor di maglia, che era fino alla scorsa stagione Jeep. Gli addetti ai lavori si aspettano che i vertici della Juventus chiudano prima possibile un contratto con un brand che garantisca tra i 20 e i 25 milioni di euro a stagione. In questo periodo questo importante spazio sulla maglia è stato dedicato alla collaborazione con Save The Children. Il contratto precedente con Jeep era stato sottoscritto nel 2018 con durata quinquennale, dal valore di 45 milioni annui.

Dal mercato giocatori benefici per 40-50 milioni di euro

Il 2 settembre scorso alcune agenzie di stampa tra cui MF-Newswires hanno riportato la notizia che secondo quanto appreso da "alcuni fonti vicine al dossier" i benefici della campagna di calcio-mercato della Juventus che si è chiusa al 30 agosto, in termini di minori stipendi sommati agli ammortamenti dei calciatori, ammontano a 40-50 milioni di euro a valere sul bilancio che si chiuderà il 30 giugno del 2025. Da notare che questo ammontare non incorporava i vantaggi delle soluzioni trovate nel corso del mese di settembre per le posizioni di Filip Kostic, finito in prestito al Fenerbahce di Jose Mourinho ottenendo un risparmio significativo per la Juventus sull’ingaggio dell’esterno serbo, e Tiago Djalo, andato in prestito secco al Porto, con la società bianconera che ha visto il costo per l'ingaggio annuo diminuire al 40%. 

Proprio a ridosso della chiusura del calcio mercato italiano, nella seduta del 29 agosto il titolo Juventus ha vissuto una giornata di gloria, con forti rialzi che hanno portato le azioni salire oltre il +8% nel corso della seduta.

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Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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