Asia: il mercato azionario cinese è tra i più scontati

Dopo una prima parte di anno con il segno meno, i titoli cinesi sono tra i più convenienti. E per l’economia il peggio potrebbe essere alle spalle.

Francesco Lavecchia 28/09/2022 | 16:33
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La Cina ha frenato i mercati asiatici emergenti nel 2022, ma gli analisti restano fiduciosi sulle prospettive di crescita del paese nel medio/lungo periodo.

Da inizio anno l’indice Morningstar EM Asia ha ceduto il 14% (in euro al 27 settembre 2022) e il maggior contributo a queste perdite è arrivato proprio dai listini del Dragone, che pesano per il 35% sulla capitalizzazione di mercato del benchmark della regione e che nel periodo considerato hanno registrato un calo del 16%.

 

Determinante per questo risultato è stata la forte esposizione del mercato cinese ai settori consumi ciclici e telecom, che a livello globale sono stati tra quelli che hanno registrato le performance peggiori. I titoli Tencent Holdings e Alibaba, infatti, che pesano complessivamente per circa il 20% della market cap dell’indice Morningstar del paese, hanno perso rispettivamente il 31% e il 23%. Non è andata meglio alle Borse di Taiwan e Corea del Sud, che hanno riportato perdite superiori al 20% a causa della loro sovraesposizione al settore tecnologia, mentre quella di Mumbai è riuscita a mantenersi positiva (+4,7%) grazie ai guadagni realizzati dai settori energia e materia prime, che rappresentano oltre il 20% della capitalizzazione di Borsa dell’indice Morningstar India.

A fine settembre, quindi, il mercato azionario cinese risulta essere non solo uno dei più economici nella regione, ma anche tra i più convenienti a livello globale grazie a un rapporto Prezzo/Fair value medio attorno a 0,5 (stime Morningstar).

Figura 2: Le valutazioni di mercato
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Ma se fino ad ora gli investitori hanno voltato le spalle all’equity del Dragone, le aspettative di molti fund manager che operano nel paese sono improntate all’ottimismo, anche in considerazione del miglioramento del quadro macroeconomico.

“Se è vero che gli investitori internazionali sono preoccupati da alcune questioni interne, come la politica Zero Covid (messa in atto per affrontare la pandemia) e la crisi del settore immobiliare, oltre che dalle tensioni politiche con Taiwan e dalle delicate relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, restiamo ottimisti sulla crescita economica del paese. Il governo di Pechino, infatti, sembra essere determinato a stimolare i consumi e gli investimenti interni, come dimostra l’annuncio di un piano di sostegno al credito di 300 miliardi di renminbi da parte delle banche statali e l'emissione di 200 miliardi di renminbi in obbligazioni da parte delle società di produzione di energia. Inoltre, a differenza della Federal Reserve e della Banca centrale europea, che hanno invertito l’orientamento della loro politica monetaria per contenere la crescita dell’inflazione, la banca centrale cinese, forte di un tasso d’inflazione del 2,5% (ad agosto 2022), ha ridotto costantemente i tassi e continua a introdurre misure di sostegno alla liquidità per aiutare l'economia e le famiglie cinesi”, dice Brendan Ahern, CIO di KraneShares.    

Per Wenli Zheng, Portfolio Manager del comparto T. Rowe Price Funds SICAV - China Evolution Equity Fund (LU2328889204), il peggio sembra essere alle spalle: “L’economia cinese dà l’impressione di aver superato la fase di forte decelerazione vista nella prima metà del 2022, come testimonia l’andamento dell’indice MSCI China dai minimi registrati a metà marzo (+6,8 in euro) rispetto all’MSCI AC World (-2,9% in euro). Negli ultimi mesi abbiamo iniziato a vedere un miglioramento sotto molti aspetti. La priorità politica del governo è diventata quella del sostegno della crescita e per i prossimi trimestri ci aspettiamo un ambiente normativo e di liquidità più favorevole. La situazione del COVID-19 è migliorata e le catene di approvvigionamento sono tornate in gran parte alla normalità. Infine, l’aumento dei prezzi delle materie prime, che ha danneggiato i margini di molte aziende industriali cinesi, ha iniziato a diminuire, il che dovrebbe favorire la crescita degli utili”.

 

 

 

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Alibaba Group Holding Ltd Ordinary Shares69,95 HKD2,19Rating
Tencent Holdings Ltd331,80 HKD3,56Rating

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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