Il mercato apprezza la qualità, ma nel lungo termine

L’analisi delle performance dell’indice Morningstar Wide Moat Focus al secondo trimestre mostra come una selezione dei titoli in alcuni settori come quello finanziario abbia prodotto una sottoperformance rispetto al mercato Usa. Ma su orizzonti temporali ampi, le cose cambiano.  

Francesco Lavecchia 30/07/2019 | 15:11
Facebook Twitter LinkedIn

Ancora un trimestre negativo per l’indice Morningstar dei titoli di qualità. Il Wide Moat Focus Index, che conta al momento 52 titoli di società statunitensi a cui gli analisti riconoscono un ampio vantaggio competitivo all’interno dei settori di appartenenza, ha guadagnato il 3,27% negli ultimi tre mesi cedendo quasi un punto percentuale al benchmark di riferimento (il Morningstar US Market Index). Questo passivo si somma a quello registrato nel primo trimestre e fa salire il gap nei confronti del benchmark a 1,75%.

Wide Moat Focus Index vs Morningstar US Market Index 
wide moat index, economic moat, performance

 

 

Questi dati non devono però ingannare il lettore. Investire in titoli di qualità scambiati a valutazioni convenienti crea valore in portafoglio. Il confronto su orizzonti temporali di medio/lungo termine, infatti, dimostra come il Wide Moat Focus Index batta il mercato americano su uno, tre, cinque e 10 anni.

Le scelte penalizzanti nel settore finanza 
La sottoperformance dell’indice è quindi è da ricondurre ad alcune scelte nel settore finanza. Nella fattispecie State Street ha ceduto quasi il 10% da inizio anno (a fine giugno 2019 in dollari Usa) in scia all’andamento negativo dei suoi conti e al taglio delle previsioni del management su ricavi e utili: Ma gli analisti di Morningstar sono convinti della qualità del business del gruppo. State Street è tra le maggiori banche depositarie al mondo, un settore che si caratterizza per l’importanza nello sfruttamento delle economie di scala e per il forte potere contrattuale esercitato sui clienti, data la tipologia dei servizi offerti che sono altamente integrati nel business del cliente. La combinazione dei due elementi garantisce alla società una redditività del capitale superiore alla media. Gli analisti sono convinti che l’azienda sia ben posizionata per trarre vantaggio dal rialzo dei tassi di interesse negli Usa e che possa far fruttare gli investimenti tecnologici fatti negli ultimi tempi. 

La seconda scelta che ha pesato è stata quella di Charles Schwab. Il titolo ha ceduto oltre il 2% da inizio anno e ora è scontato di circa il 10% rispetto al fair value di 47,50 dollari. L’azienda è attiva nell’industria dei servizi di brokeraggio e gli analisti di Morningstar le riconoscono un Moat ampio per via delle enormi economie di scala che le permettono di essere competitiva anche in presenza di forti pressioni concorrenziali. “Abbiamo recentemente rivisto al ribasso la nostra valutazione in ragione del peggioramento delle previsioni di breve periodo, ma siamo convinti che la normalizzazione dei tassi di interesse farà da traino alla crescita del fatturato”, dice Michael Wong, di Morningstar (report aggiornato al 28 luglio 2019).

I contributi positivi alla performance del Wide Moat Focus
L’allocazione settoriale non ha avuto un ruolo significativo nello spiegare la diversa performance dei due indici se non per il piccolo contributo positivo offerto al rendimento dell’indice Wide Moat dalla mancata esposizione al settore energia. In questo comparto, infatti, non è facile trovare società in grado di costruirsi una posizione di vantaggio, a causa della forte dipendenza dei margini di profitto dal prezzo delle materie prime, e in seguito alla recente risalita delle quotazioni del barile le valutazioni di mercato non sono particolarmente attraenti.

Il maggior contributo all’andamento del Wide Moat Index è stato invece offerto da alcune scelte nel settore salute, come Allergan e McKesson, e in quello beni di consumo ciclici da Walt Disney. Il benchmark ha beneficiato dell’ottimo andamento di queste stock: le due nel settore heathcare hanno guadagnato oltre il 20% e la casa di produzione cinematografica ha superato il 30% e ora sono tutte scambiate a prezzi di mercato superiori al fair value degli analisti.

 

 

  

Leggi tutti gli articoli della collezione Azioni Analisi e Strategie

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Charles Schwab Corp73,42 USD0,67Rating
McKesson Corp524,83 USD1,16Rating
State Street Corporation73,37 USD0,45Rating
The Walt Disney Co112,61 USD0,16Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures