Guida alle strategie aggressive

Per investire bisogna essere coraggiosi. I rischi fanno parte del percorso per raggiungere gli obiettivi finanziari. Si possono cavalcare o gestire, ma non annullare del tutto.

Sara Silano 17/06/2019 | 09:19
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Se provate a digitare su Google le parole “fearless investing”, vi accorgerete che la vostra ricerca darà migliaia di risultati. La ragione è semplice: per investire bisogna avere il coraggio di assumersi dei rischi. In alcuni casi sono minimi, ad esempio quando si scelgono titoli di Stato di paesi molto solidi; in altri sono elevati, come quando si punta su un’obbligazione spazzatura (junk bond).

Osare di più dà l’opportunità, ma non la garanzia, di ottenere rendimenti migliori. E’ per questo che il rapporto degli investitori con il rischio è di amore-odio. E’ il benvenuto quando gioca a nostro favore, ma lo detestiamo quando ci è avverso. In ogni caso, per raggiungere i nostri obiettivi finanziari dobbiamo assumerci dei rischi. Meglio, dunque, conoscerli e imparare a gestirli.

Esistono due grandi tipologie di pericoli. In gergo tecnico si parla di “sistematici” e “idiosincratici”. I primi sono quelli di mercato, che sono determinati da due variabili economiche: la crescita e l’inflazione. I secondi sono specifici di un’azienda o attività finanziaria e possono derivare da una molteplicità di fattori non sempre facili da prevedere.

Gestire i rischi è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi finanziari. Gli strumenti a nostra disposizione sono soprattutto l’asset allocation (come allochiamo le risorse) e la diversificazione (evitare di mettere tutte le uova nello stesso paniere). Il primo è particolarmente utile quando affrontiamo il rischio sistematico; il secondo quando siamo alle prese con quello idiosincratico.

Morningstar dedica l’intera settimana all’analisi delle strategie di investimento aggressive e alle misure di rischio di portafoglio.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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