Una delle regole basilari dell’investimento dice che non bisogna vendere in preda al panico nei periodi di forte volatilità. Aspettare per i recuperi, infatti, spesso permette di rifarsi delle perdite e intascare i guadagni quando le Borse risalgono. Questo principio è stato messo alla prova nell’ultimo trimestre del 2018 quando gli operatori hanno assistito al crollo dei mercati mondiali. Il peggiore (a livello di quarter) in più di sette anni con l’indice Morningstar global market in calo del 13% circa (in euro). Un andamento che ha portato la performance annuale a -6%. Ma chi non si è fatto prendere dal panico e ha tenuto duro, in molti casi nella prima parte del 2019 è stato premiato.
Una foto in questo senso la danno le categorie Morningstar nelle quali sono raccolti i fondi a seconda del tipo di investimento che effettuano. Nella tabella in basso sono elencati i 20 segmenti che da inizio anno (fino al 30 aprile) si sono comportati meglio in termini di performance (in euro). Sette di questi (quelli evidenziati in arancione) alla fine del primo trimestre avevano recuperato le perdite fatte registrare nel 2018.
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