In Europa febbraio è nel segno delle large cap

In base al Morningstar Style Box, il mese scorso le società a grande capitalizzazione del Vecchio continente hanno mostrato uno stato di forma migliore rispetto alle piccole. Le growth hanno superato le large. Le Tlc sono a sconto.

Fernando Luque 12/03/2019 | 14:52
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Dopo un gennaio nel segno del Toro, i mercati a febbraio hanno continuato con lo stesso trend. La differenza, il mese scorso, è stata che le azioni large cap hanno fatto meglio delle small cap. Le prime hanno registrato un guadagno (ponderato per la capitalizzazione e in euro) del 4,3% contro il +3,9% delle seconde. La cosa curiosa è che, se guardiamo ai comportamenti tenuti dai due segmenti negli ultimi 12 mesi, vediamo una chiara discrepanza: le large cap sono cresciute del 7% mentre le small hanno perso il 4,7%.

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Un’altra differenza rispetto al mese precedente è che a febbraio le società growth hanno fatto meglio rispetto a quelle value. Mediamente le azioni growth hanno guadagnato il 4,9%, mentre le value hanno visto un progresso del 3,8%. Più in dettaglio le large growth sono salite del 5,2% mentre le large value hanno segnato + 3,7%.

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Fra le azioni large cap growth, società come LVMH (+7,9%), Airbus (+13,3%), Inditex (+5,6%) e Novo Nordisk (+5,9%) sono state quelle che hanno dato il maggior contributo alla buona performance.

barr3A livello settoriale, i guadagni sono stati relativamente ben distribuiti. Il comparto tecnologico è stato il più profittevole con un guadagno del 5,2%. Anche altri settori, come l’healthcare e i servizi finanziari, hanno fatto segnare aumenti superiori al 5%.

Due universi hanno finito febbraio in territorio negativo: utility (-0,6%) e servizi alle comunicazioni (-0,1%). Questo comparto, in particolare, è l’unico in rosso da inizio anno (-15%). Una discesa che contrasta, ad esempio, con il +15% ottenuto dalla tecnologia europea.

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Non sorprende, quindi che il settore comunicazione continui a rimanere uno dei più a sconto secondo le metriche di valutazione di Morningstar, con un rapporto price/fair value di 0,74 (il che significa che ha un discount del 26%).

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Non c’è niente di nuovo, invece, per quanto riguarda le valutazioni degli stili di investimento. I large value sono ancora i meno cari. All’interno di questo insieme, Morningstar pensa ci sia valore nel segmento Tlc, con nomi come Vodafone (price/fair value: 0,53), Telefonica (0,58) e BT (0,60).

 

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Fernando Luque

Fernando Luque  es el Senior Financial Editor de www.morningstar.es

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