Investire nel lungo periodo su titoli fortemente scontati dal mercato che hanno solidi fondamentali e buone prospettive di crescita, permette di ridurre i costi di transazione. Tale approccio sembra ancora più indicato nell’attuale contesto di mercato: il rally delle Borse mondiali pare essersi esaurito, la volatilità è in salita dai minimi storici e i costi possono pesare in maniera significativa sul ritorno complessivo dell’investimento.
I trader lo sanno bene: a ogni operazione di acquisto e vendita di titoli bisogna pagare una commissione al broker alla quale si aggiunge una spesa variabile, lo spread, cioè la differenza tra il prezzo bid (al quale il venditore è disposto a vendere) e quello ask (al quale l’acquirente è pronto a entrare sul mercato). Gli investitori che applicano un’alta rotazione del loro portafoglio, dunque, rischiano di intaccare fortemente il loro ritorno netto, senza contare poi che vanno incontro al rischio di mancare il timing nella vendita o acquisto del titolo. Per queste ragioni, uno dei suggerimenti degli analisti di Morningstar è di avere un approccio all’investimento di lungo periodo e di puntare su titoli contrarian. Alcuni esempi, in questo momento sono rappresentati dalle stock Cardinal Health, Sohu.com e Adient.
Tre titoli per andare controcorrente
Il passivo di oltre il 20% registrato in Borsa dall’americana Cardinal Health da inizio anno (dati in dollari al 10 luglio 2018) ha fatto scendere il rapporto Prezzo/Fair value a quota 0,61 (report aggiornato al 28 giugno 2018). Il gruppo è uno dei principali distributori di farmaci e realizza guadagni superiori ai 100 miliardi di dollari l’anno. Le sue dimensioni ne fanno uno dei partner commerciali più ambiti sia dai produttori di medicinali che dalle farmacie. Gli analisti stimano che le spese farmaceutiche cresceranno nei prossimi anni a causa dell’invecchiamento della popolazione e della maggior copertura sanitaria anche delle persone non assicurate. Inoltre, Cardinal Health approfitterà della crescita del mercato dei medicinali specialistici e di alcune scelte strategiche come l’accordo con CVS Caremaker per la distribuzione di farmaci generici, che promettono di portarle grossi benefici nei prossimi anni.
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