Le insidiose previsioni che nascono dall’incertezza post-voto

Dan Kemp (MIM): sui mercati, meglio ragionare in termini di probabili scenari, piuttosto che cercare di indovinare chi governerà l’Italia.

Sara Silano 08/03/2018 | 09:38
Facebook Twitter LinkedIn

In questi primi giorni dopo le elezioni italiane, la tendenza prevalente dei commentatori è stata quella di trasformare l’incertezza in previsioni, ossia di fare ipotesi sulla coalizione più probabile o su chi riceverà dal presidente Sergio Mattarella l’incarico di formare il nuovo governo. I tentativi si sono rivelati, sin dalle prime dichiarazioni dei politici, assai ardui e pieni di insidie. Per esempio, se escludiamo nuove elezioni, è possibile che i partiti cambino i loro programmi per trovare un accordo sulle questioni principali piuttosto che imporre nettamente la loro agenda. E allora, cosa ne sarà delle promesse elettorali?

Il voto visto dai mercati
Per gli investitori, un altro modo per vedere le elezioni è concentrarsi sui fondamentali delle imprese e sfruttare a proprio vantaggio i cambiamenti di sentiment. Questo significa capire se ci possono essere conseguenze sull’economia in Italia, nell’Eurozona e al di fuori di essa. “Uno sguardo al listino italiano rivela un grande peso dei settori energetico e finanziario, che, secondo le analisi di Morningstar, hanno un attraente rapporto tra rischi e rendimenti in Europa”, spiega Dan Kemp, responsabile investimenti di Morningstar Investment Management Emea. “Entrambi i comparti sono guidati da fattori globali, in larga parte indipendenti dal corso della politica italiana e in un certo senso anche da quella del Vecchio continente. Un investitore di lungo termine dovrebbe tenerlo in considerazione e rimanere concentrato sui fondamentali”.

Voglia di superare l’incertezza
“Siamo abituati a considerare insieme la paura e l’incertezza. Questo crea il desiderio di predire i risultati, mentre una mente razionale ragiona sulle probabilità”, continua Kemp. “Come hanno dimostrato gli ultimi anni, prendere decisioni di investimento sulla base degli eventi politici è molto difficile e di solito non paga nel lungo termine. Per contro, concentrarsi sui fondamentali e sui fattori strutturali permette di resistere anche agli eventi più estremi e aiuta a non commettere errori dettati dalle emozioni”.

Lo scenario politico europeo rimane estremamente fragile. Nelle elezioni italiane hanno vinto i partiti e movimenti cosiddetti anti-establishment, ossia contro la classe dirigente. Questo ha generato incertezza sui mercati, ma sarebbe pericoloso cercare di trasformala in una previsione su cosa succederà. Meglio analizzare tutti i possibili scenari ed avere una strategia per far fronte a ciascuno di essi. Allo stesso tempo, si può guardare alle distorsioni dei prezzi dei titoli dettate dall’emotività e farle diventare opportunità.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures