Ad aprile rallentano i flussi negli Etf a lungo termine europei. Secondo le statistiche Morningstar, sono stati di 3,79 miliardi di euro, contro i circa 10 di marzo e gli 11 di gennaio e febbraio. Le principali classi di attività, tuttavia, hanno terminato con il segno più. In particolare, i replicanti azionari hanno registrato una raccolta netta di 2,17 miliardi, staccando nettamente il reddito fisso (+757 milioni). E’ cresciuta la domanda di prodotti monetari, il che potrebbe segnalare un aumento dell’avversione al rischio da parte degli investitori.
Corti o lunghi sull’Eurozona?
A livello di categorie Morningstar, il quadro è misto. Prosegue la domanda di Etf sui mercati emergenti (azionari e obbligazionari), mentre i dati sul Vecchio continente sono più difficili da interpretare. Gli investitori sembrano aver preso posizione sull’area euro, e la Francia in particolare, ma nello stesso tempo hanno anche “scommesso” contro, con strumenti short sull’EuroStoxx 50 e il Cac 40. Le vendite hanno colpito i fondi specializzati sulle large cap americane, che dall’inizio dell’anno avevano invece registrato un andamento positivo.
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