Auto con un pieno di valore

Fca il titolo più scontato. Valutazioni convenienti anche per Volkswagen, sulla quale però pesa il rischio volatilità. Margini in crescita per Bmw. Queste, secondo gli analisti di Morningstar, le azioni dell'automotive da tenere d'occhio.   

Francesco Lavecchia 05/07/2016 | 11:24
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Gli amanti del value amano i motori. Le principali case automobilistiche mondiali non si sono ancora riprese dall’effetto panico prodotto dallo scandalo Volkswagen. Il rincorrersi delle voci legate alla possibilità che anche altri produttori avessero falsato i dati relativi alle emissioni dei loro motori ha prodotto un sell-off generalizzato dei titoli del settore che ha offuscato i buoni dati delle vendite realizzati negli ultimi nove mesi. Soprattutto in Europa.

L’indice Msci World Automobiles ha ceduto il 25% circa dal 16 settembre scorso, giorno in cui la notizia del Dieselgate ha fatto il giro del mondo, e titoli come Volkswagen e FCA hanno perso oltre il 30%. Il mercato, però, sembra non aver realizzato il potenziale del comparto e la possibilità che la crescita degli utili possa indurre le aziende ad aumentare la cedola a favore gli azionisti. Le stock del comparto sono scambiate a un rapporto Prezzo/Fair value medio di 0,7 e risultano particolarmente attraenti per gli investitori con un’ottica di lungo periodo.

Fca la più scontata
Tra i titoli del comparto, Fiat Chrysler Automobiles resta comunque quello trattato ai prezzi più convenienti. Le azioni del Lingotto sono quotate attorno ai 5,40 euro, mentre il fair value* stimato dagli analisti è pari a 15 euro (report pubblicato in data 3 maggio 2016). “Il mercato sconta in maniera eccessiva, a nosto avviso, il forte indebitamento della società e lo scetticismo attorno ai risultati previsti nel piano quinquennale presentato dal management”, dice Robert Hilgert analista azionario di Morningstar. “Sebbene il livello del debito sia tale da limitare la flessibilità degli investimenti, FCA ha un ammontare di liquidità tra i più alti all’interno del settore auto. Mentre le sinergie con Chrysler permetteranno al gruppo di aumentare le economie di scala e di garantire ai marchi Maserati, Jeep e Alfa Romeo una maggior presenza sui mercati globali”. Le previsioni degli analisti, più conservative rispetto ai target fissati dal management di FCA, indicano un progresso medio del fatturato dello 0,3% nei prossimi cinque anni e un miglioramento del margine operativo di circa 100 punti base.    

Volkswagen, occhio alla volatilità
Quotazioni depresse anche per le aziende automobilistiche tedesche. La Volkswagen ha raggiunto un accordo con le autorità americane per un ammontare complessivo di circa 15 miliardi di dollari, anche se questo lascia ancora irrisolte diverse controversie con altri paesi. Gli analisti di Morningstar hanno adottato un approccio molto prudente, valutando l’impatto del Dieselgate in 55 miliardi di euro e nonostante questo la stima del fair value è pari a 190 euro (report del 29 giungo 2016), una valutazione di circa il 35% superiore alle attuali quotazioni di mercato.

“L’incertezza sul reale effetto che le sanzioni avranno sui conti aziendali continuerà ad alimentare la volatilità del titolo, tuttavia crediamo che esistano le giuste condizioni per esporsi su Volkswagen”, dice Hilgert. “Il gruppo tedesco ha una solida stabilità finanziaria, tale da poter sostenere il peso delle multe ai suoi danni, e ha una scala di produzione e una diversficazione geografica e di prodotto che le consentiranno di tornare al livello di profittabilità pre-Dieselgate”.

Bmw promette un aumento dei margini
Bmw continua a essere scambiata a un tasso di sconto del 40% circa rispetto al fair value pari a 105 euro (report del 3 maggio 2016) nonostante i positivi dati del primo trimestre. La casa automobilistica tedesca ha riportato un incremento dell’utile per azione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (anche se il risultato è stato inferiore al consensus del mercato) e il management stima di poter realizzare un Ebit margin del 10% a fine esercizio. 

“Grazie alla forza dei suoi marchi, sinonimo sul mercato di affidabilità e alta tecnologia, Bmw è una delle poche aziende del settore a cui riconosciamo un Economic moat (rendimento del capitale costantemente superiore alla media). Queste caratteristiche le permettono di realizzare un mark-up elevato sulle autovetture vendute e quindi di avere una profittabilità superiore a quella dei competitor”, dice Hilgert. “La casa tedesca continua a sovraperformare il mercato auto e, grazie ai suoi marchi di alta gamma come Bmw, Rolls-Royce e Mini, è molto ben posizionata per sfruttare la crescita dei consumi da parte della classe media nei paesi emergenti”.

 

 

 

 

Fair value: Il Fair value del titolo deriva dalle stime dei futuri flussi di cassa della società. Sulla base di studi di settori e della singola società, gli analisti formulano delle previsioni relative al conto economico, allo stato patrimonio e agli investimenti di capitale dell’azienda, le quali andranno ad alimentare il modello discount cash flow (DCF) proprietario di Morningstar. Il processo di stima contempla anche analisi di scenario e del contesto competitivo della società (Economic moat), e vari altri strumenti di valutazione. La combinazione delle stime degli analisti e del giudizio sul Moat dell’azienda permette di misurare per quanto tempo il rendimento del capitale investito sarà verosimilmente superiore al costo al quale si finanzia la società. I flussi di cassa, che rappresentano la liquidità disponibile per remunerare tutti i soggetti che finanziano l’azienda (azionisti, creditori, etc),  sono scontati al costo medio ponderato del capitale (WACC). Il WACC viene calcolato prendendo in considerazione il costo legato al debito, agli azionisti, alle azioni privilegiate e a qualsiasi altra fonte di finanziamento e facendo delle previsioni di lungo termine circa il valore di mercato dei relativi pesi. Se le ipotesi degli analisti sono corrette, il prezzo di mercato con il tempo convergerà alla stima del Fair value, generalmente entro tre anni.  Gli investimenti in titoli sono soggetti al rischio di mercato e ad altri rischi. La performance passata di un titolo può essere replicata o meno in futuro e non è indicativa della performance futura. Per informazioni dettagliate relative al Fair Value qualitativo, clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Bayerische Motoren Werke AG106,40 EUR1,29Rating
Stellantis NV23,05 EUR0,68Rating
Volkswagen AG139,30 EUR1,60Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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