In un mondo a tassi negativi la caccia al rendimento è aperta. In Europa i flussi di investimento si sono così diretti principalmente verso due classi di fondi: bilanciati e alternativi. Mentre i secondi rappresentano ancora una fetta relativamente piccola del totale di asset gestiti, i primi rivestono spesso un ruolo centrale nei portafogli degli investitori. I bilanciati hanno quindi avuto una crescita organica del 16% nel 2015, molto superiore all’equity (0,72%) e al reddito fisso (1,4%), oltrepassando i mille miliardi di euro di asset.
L’industria italiana del risparmio gestito ha accettato la sfida e, in un contesto di mercato favorevole, ha realizzato negli ultimi anni nuovi record di raccolta. A differenza di altri mercati, però, nel Belpaese i flussi si sono concentrati verso i fondi a scadenza predefinita (anche conosciuti come fondi a cedola), trainando la crescita del patrimonio gestito di diverse società. Se inizialmente i fondi a cedola erano prevalentemente obbligazionari, infatti, la rotazione tra bond e bilanciati si è verificata anche in questo universo.
La discesa dei tassi di interesse è uno dei motivi del cambio di rotta. L’orizzonte temporale dei fondi a scadenza è spesso di cinque anni: per gli obbligazionari, quindi, la caduta dei tassi nell’Eurozona ha reso sempre più complicato costruire portafogli con rendimenti o cedole interessanti - a parità di rischi. Così, i nuovi mandati prevedono anche l’investimento in titoli azionari e pertanto Morningstar classifica questi comparti nei “Bilanciati Altro”.
La popolarità dei fondi a cedola bilanciati è un fenomeno prevalentemente italiano, quasi sconosciuto in altre parti del mondo. La loro crescita è stata rapida e robusta. Questi comparti non esistevano prima del 2012, ma le masse gestite sono praticamente triplicate nel giro di 24 mesi e superano oggi i 60 miliardi di euro, quasi il 15% dell’intera capitalizzazione di Borsa Italiana. Per capirne l’impatto sull’industria a livello locale basti pensare che il 28% del patrimonio dei fondi domiciliati in Italia è oggi concentrato in una sola Categoria Morningstar, i Bilanciati Altro.
Per le principali società di gestione del risparmio italiane i numeri sulla raccolta mostrano il ruolo importante giocato negli ultimi tre anni sia dalle strategie multi asset in generale, sia dai Bilanciati a scadenza predefinita (cioè dalla categoria Bilanciati Altro).
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