Rendimento artificiale

L’esigenza di massimizzare l’efficienza dei processi produttivi sta facendo da traino all’industria della robotica. I leader del settore promettono di crescere grazie alle vendite negli Usa e in Cina, ma al momento le quotazioni di mercato invitano alla prudenza.

Francesco Lavecchia 14/06/2016 | 00:03
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Tutti pazzi per i robot. Cresce, da parte delle aziende, l’esigenza di massimizzare l’efficienza del ciclo produttivo e questo fa salire le aspettative future nel settore della robotica. L’espansione del mercato americano e cinese, insieme all’adozione di processi automatizzati in un numero sempre maggiori di attività produttive hanno spinto anche gruppi attivi nel comparto aerospaziale e della difesa, come General Dynamics e Boeing, a puntare su questo business. Ma i risparmiatori si devono muovere con cautela. I big del compato hanno solidi margini di profitto e hanno dimostrato di saper resistere anche durente le fasi negative del ciclo economico. Tuttavia le valutazioni di mercato, al momento, non sono convenienti. Ci sono però titoli da tenere sotto osservazione.

Fanuc scommette sulla Cina
Fanuc sta pagando il rallentamento dell’industria cinese. Circa il 50% del fatturato del gruppo nipponico, leader mondiale nella robotica, è prodotto nel paese del Dragone e questo lo espone fortemente ai rischi della seconda economia mondiale. Da inizio anno il titolo ha registrato un rendimento pari a -7% (in euro), ma continua a essere scambiato a premio rispetto il fair value che è pari a 14,600 yen.

Negli ultimi trent’anni Fanuc ha concentrato la sua attività nella produzione di tecnologie per l’automazione industriale e la robotica riuscendo a costruirsi una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic moat). Grazie ad elevati volumi di vendita e alla forte integrazione verticale (il 90% delle componenti utilizzate sono autoprodotte) l’azienda riesce a realizzare consistenti economie di scala che le permettono di mantenere margini di profitto di gran lunga superiori a quelli dei suoi principali competitor. Fanuc, inoltre, ha automatizzato l’intero ciclo produttivo e questo si traduce in un forte risparmio in termini di impiego di forza lavoro.

Il gruppo giapponese ha interessanti prospettive di crescita nel lungo periodo: Cina e Stati Uniti sono i due paesi più industrializzati al mondo, ma il livello di penetrazione dell’industria della robotica in questi due mercati è ancora basso, mentre l’utilizzo dei robot sta prendendo piede anche in altre industrie, oltre che in quella dell’automotive e dell’elettronica. L’azienda opera in un settore difensivo, come dimostrano i risultati relizzati durante l’ultima fase di recessione mondiale, tuttavia la forte esposizione al mercato cinese la espone al rischio di un deprezzamento dello yuan nei confronti dello yen.

ABB diversifica tra automazione ed energia
ABB è leader nella fornitura di tecnologie per le industrie dell’automazione e dell’energia. La forte espansione del mercato della robotica e delle energie rinnovabili garantiscono al gruppo elvetico non solo elevate prospettive di crescita, ma anche la possibilità di diversificare le fonti di guadagno. Con l’aumentare delle fonti energetice, le reti elettriche e gli impianti di produzione dovranno essere più flessibili ed efficienti, e questo gioca a favore dell’azienda elvetica.

Il gruppo gode di una forte posizione di vantaggio competitivo. L’elevata qualità dei prodotti e la loro forte integrazione nel processo produttivo delle imprese clienti, insieme ai numerosi servizi di assistenza offerti, spigano l’alto grado di fidelizzazione di questi ultimi che si traduce in margini di profitto superiori alla media. Il segmento dell’automazione rappresenta il 41% del fatturato di ABB e il 43% del reddito operativo. L’azienda fornisce gli operatori attivi nei comparti del manifatturiero, dei trasporti e delle utility e la crescente esigenza delle aziende di massimizzare il livello di efficienza dei processi produttivi rappresenta uno dei principali driver di crescita di questo ramo di business.

Gli analisti prevedono per i prossimi quattro anni un progresso medio dei ricavi del 3% circa e stimano un fair value (FV) pari a 20 franchi svizzeri, in linea con le attuali quotazioni di mercato.

iRobot leader grazie ai brevetti
Con la dismissione delle attività nel settore difesa e la focalizzazione sul business della robotica, iRobot promette nei prossimi cinque anni di crescere a un ritmo del 13% e di migliorare la profittabilità.

“Nell’ultimo periodo le vendite negli Usa stanno sostenendo il fatturato del gruppo, ma ci aspettiamo che la ripresa del mercato europeo e di quello asiatico, insieme all’uscita di nuovi prodotti e all’ingresso in nuovi paesi, possano rappresentare i principali driver di crescita futura”, dice Adam Fleck analista azionario di Morningstar. “Il gruppo statunitense, inoltre, ha un modello di business che prevede un basso impiego di capitali, dato che la manifattura dei propri apparecchi è esternalizzata ad aziende terze. Questo fa si che l’aumento dei volumi di vendita si traduca in un aumento dei margini di profitto”.

iRobot gode di una posizione di vantaggio competitivo all’interno del settore. L’azienda domina il mercato interno dei robot per uso domestico e grazie ai suoi numerosi brevetti è in grado di guadagnare un mark-up elevato sui prezzi di vendita e di tenere a bada la concorrenza dei competitor. Inoltre, la vendita dei propri prodotti in dollari riduce l’esposizione diretta alla fluttuazione dei tassi di cambio. Al momento il titolo è scambiato attorno ai 37 dollari, in linea con il fair value.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
ABB Ltd44,94 CHF0,97
Boeing Co167,22 USD0,25
Fanuc Corp4.528,00 JPY1,64
General Dynamics Corp284,41 USD-0,17
iRobot Corp7,79 USD13,15

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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