Il vantaggio competitivo non è per sempre

I NUMERI DEL MESE. Abbiamo analizzato i titoli che hanno subito una variazione dell’Economic moat nell’ultimo mese. Ibm e Potash scendono da Ampio a Medio.

Francesco Lavecchia 01/03/2016 | 16:25
Facebook Twitter LinkedIn

Il contesto competitivo è in costante cambiamento e anche i più grandi rischiano di rimanere indietro. Succede molto spesso nel settore high-tech: l’introduzione di nuovi dispositivi o nuove tecnologie si verifica a ritmi molto veloci e questo rischia di sovvertire gli equilibri. La crescente domanda di prodotti nei segmenti del cloud computing, della sicurezza, del mobile e dei social network ha aumentato il grado di standardizzazione dei prodotti offerti e ha ridotto le richieste di quei servizi che appartengono al core business di Ibm.

Ibm rischia di cedere il passo
“La riconosciuta qualità della sua offerta ha permesso al gruppo americano di costruire un solido rapporto di fiducia con la propria clientela business e questo ha storicamente fruttato a Ibm elevati flussi”, dice Andrew Lange analista azionario di Morningstar. “La decisione di ridurre il Moat rating della società da Ampio a Medio è conseguenza dei timori legati al negativo impatto che il cambiamento del contesto competitivo potrà avere nel lungo periodo sui margini di profitto dell’azienda. Questo downgrade, però non ha prodotto al momento nessuna variazione sul rating del titolo che resta fermo a quattro stelle”.

I tassi di cambio danneggiano Potash
Nel caso di Potash, invece, sono le fluttuazioni dei tassi di cambio ad aver cambiato le carte in tavola. Il gruppo canadese, leader mondiale nella produzione di fertilizzanti, è riuscito a battere la concorrenza e a mantenere elevati margini di profitto grazie ai costi della produzione significativamente inferiori rispetto alla media dei competitor.

“Negli ultimi due anni, però, il rublo si è deprezzato del 50% nei confronti del dollaro statunitense e la moneta canadese ha perso il 20% del suo valore nei confronti del biglietto verde. Questo ha contemporaneamente reso più concorrenziali i prezzi dei competitor stranieri e ha aumentato i costi di produzione dell’azienda”, dice Jeffrey Stafford, analista azionario di Morningstar. “La revisione delle nostre previsioni sull’evoluzione futura dei margini di profitto del gruppo canadese ha prodotto il downgrade del Moat di Potash da Ampio a Medio, ma questo non si è tradotto in una variazione del rating del titolo, che resta fermo a quattro stelle”.

L’analisi condotta sul campione degli oltre 2000 titoli a livello globale coperti dall’analisi azionaria Morningstar ha l’obiettivo di individuare i cambiamenti occorsi alla valutazione dell’Economic moat delle società (in tre livelli: Ampio, Medio, Assente, leggi articolo sulla metodologia).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
International Business Machines Corp167,13 USD-1,05Rating
Nutrien Ltd71,83 CAD1,00Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures