Trasporto profitti

Il settore della logistica, soprattutto per via aerea e marittima, manda segnali di ripresa. Merito, in parte, della domanda di prodotti hi-tech. Meglio guardare a chi ha un network globale e tenere un occhio sulle possibili M&A. 

Marco Caprotti 11/11/2014 | 10:27
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La logistica può portare un po’ di profitti nelle tasche degli investitori. A patto, dicono gli analisti di Morningstar, di sapersi muovere nei segmenti giusti. Due comparti interessanti, nonostante uno scenario di crescita economica anemica soprattutto per quanto riguarda le economie più sviluppate, sono i trasporti merci per via aerea e oceanica. “Questi due settori hanno visto un miglioramento della situazione a partire dalla seconda metà del 2013 e da allora il trend è rimasto positivo”, spiega Matthew Young, analista azionario di Morningstar. “Da giugno dell’anno scorso, infatti, ci sono stati alcuni sviluppi importanti: l’Europa ha iniziato a uscire dalla recessione mentre le esportazioni dagli Usa, soprattutto verso i mercati asiatici sono cresciute. E’ vero che la situazione, soprattutto per quanto riguarda il Vecchio continente, è ancora lontana dai livelli pre-crisi ma si notano segnali di miglioramento”.

Per cielo e per mare
A far bene al settore della logistica per cielo e per mare è soprattutto il settore tecnologico che ha lanciato sul mercato diversi dispositivi dedicati all’utilizzo personale e che ha fatto aumentare il traffico dei cargo per aria e per mare. “Anche il trasporto di semiconduttori nell’ultimo anno ha visto una crescita considerevole”, continua l’analista. I segnali indicano che il trend potrebbe continuare.

Nei primi sei mesi del 2014, lo Iata Asia Pacifc Air Cargo Index (un indicatore che segue l’attività commerciale sulle rotte principali fra Oriente ed Occidente) è salito del 4%. Nel primo e nel secondo trimestre di quest’anno, intanto, l’attività dai porti della costa ovest degli Stati Uniti è cresciuta (rispettivamente) del 5% e dell’8%. “La situazione macroeconomica americana e quella europea hanno creato il terreno ideale per i trasporti via container”, dice Young. “Certamente, i problemi che si stanno registrando in Europa, ad esempio con la debolezza della Germania, potrebbero influire sulla crescita futura dei trasporti. Ma le indicazioni che ci arrivano dai player del settore dipingono una situazione solida per i trasporti via mare”.

Le scelte operative
Ma come si può sfruttare questa situazione dal punto di vista operativo? I trasporti via mare e via aerea rappresentano una quota importante dei bilanci dei grandi operatori della logistica. Nel caso di due colossi come Expeditors International (EI) e Uti Worldwide (Rating Morningstar 3 stelle per il primo e 4 per il secondo) contribuiscono al 43% e al 30% dei rispettivi utili lordi. “In questo senso una ripresa dell’attività dei cargo aerei e oceanici è una buona notizia”, dice Young. “In linea di massima troviamo interessanti tutte quelle società che hanno un network globale e che, grazie a questo, riescono ad avere un vantaggio competitivo in un settore molto frammentato in cui dieci player controllano il 45% del mercato mentre il resto è in mano a migliaia di piccoli operatori. Fra i nomi più interessanti, oltre a EI e Uti, c’è quello di Deutsche Post. In questo caso, tuttavia, sarebbe meglio considerarlo per il portafoglio solo nei momenti di debolezza del titolo visto che la società tedesca ora è un po’ sopravvalutata”. Un altro elemento interessante per gli investitori può essere quello più prettamente speculativo. “Le aziende della logistica hanno dimostrato nel corso del tempo di essere in grado di portare avanti in maniera efficace acquisizioni per aumentare la propria quota di mercato”, conclude l’analista di Morningstar. “A muoversi in questa direzione sono soprattutto le società più grandi”. 

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Deutsche Post AG38,00 EUR-1,14Rating
Expeditors International of Washington Inc113,20 USD0,29Rating

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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