Il mosaico delle asset class sui mercati internazionali ha cambiato forma nel primo trimestre del 2014. Secondo il Morningstar Market Observer, i più alti rendimenti si sono registrati nel settore delle materie prime, che nel 2013 erano state il fanalino di coda. E’ stato minimo, invece, l’apprezzamento delle altre classi di attività, comprese le azioni che erano state protagoniste nei dodici mesi precedenti.
Emergenti a buon prezzo
L’unico segno meno è quello delle Borse emergenti, penalizzate dai timori per il rallentamento cinese e gli sviluppi del tapering (fine della politica ultra-espansiva) americano. Per gli analisti di Morningstar sono l’asset class più a sconto, dal momento che tratta a meno di 12 volte gli utili, contro un p/e di 18 per l’S&P500. Gli investitori, tuttavia, non devono sottovalutare l’effetto valutario. Ad esempio, il listino sudafricano ha avuto un rendimento del 58% annualizzato in rand nell’ultimo triennio, ma tradotto in dollari il risultato è appena dell’1,7% a causa del crollo della divisa locale rispetto al biglietto verde.
Bond meglio dell’equity
Mentre tra gli investitori è tornato l’interesse per le azioni, dopo le performance dell’anno scorso, i migliori rendimenti nei primi tre mesi del 2014 si sono registrati nel reddito fisso, dove i principali indici hanno sovraperformato l’equity a fronte di tassi in calo.
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