Azionari: cosa dicono gli analisti Morningstar

Hanno cavalcato il rialzo delle Borse dei paesi sviluppati e saputo gestire la volatilità degli emergenti. Ecco le caratteristiche dei fondi premiati da Morningstar.  

Francesco Paganelli 01/04/2014 | 10:21
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Nell’anno della riscossa delle azioni, del repricing dei mercati emergenti e dell’annuncio del tapering da parte della Fed, a fare la differenza è stato il posizionamento dei gestori. Ma non basta un anno di gloria per meritarsi il podio: la metodologia quantitativa adottata da Morningstar tiene infatti conto sia del rendimento (80% del punteggio) che del rischio (20% del punteggio), su un orizzonte temporale di uno, tre e cinque anni. Non mancano le sorprese: per la categoria Azionari Usa, ad esempio, a vincere è un prodotto passivo. Merito dei costi ridotti e delle performance del mercato, che hanno spinto gli indici verso nuovi record con poche distinzioni in termini di settori e singoli titoli. Nelle categorie più competitive, è invece l’accorta gestione del rischio a fare la differenza. Nel complesso, da questi awards emerge come l’adattamento del gestore al proprio mercato di riferimento sia la chiave per il successo.

Vincitore “Miglior Fondo Azionario Europa”
Nome: Invesco Funds - Invesco Pan European Structured Equity Fund A Acc
Morningstar Rating: 5 stelle
Morningstar Analyst Rating: Silver

La combinazione tra una selezione dei titoli di tipo quantitativo e il controllo della volatilità appare efficace e si traduce in un rischio basso (resta uno dei fondi meno rischiosi della categoria su 3 e 5 anni), a fronte di rendimenti eccellenti.  La riduzione della volatilità è un obiettivo esplicito di questo comparto. Questo emerge soprattutto durante le fasi più difficili del mercato (come avvenuto ad esempio nel 2008 e nel 2011), sebbene la sistematicità della strategia non deluda anche durante anni positivi, come l'anno scorso. Il beta del fondo è pari a circa 0,8, che si traduce in una perdita massima inferiore ai propri concorrenti. L’approccio è svincolato da indici, mentre la selezione dei titoli si basa principalmente su quattro misure quantitative: revisioni degli utili, forza relativa, condotta del management e valutazione. Allo stato attuale, il modello quantitativo che è alla base della costruzione del portafoglio ha dato i suoi frutti e nonostante un approccio cauto, il Pan European Structured Equity ha battuto sia i concorrenti che il benchmark nel 2013.

Vincitore “Miglior Fondo Azionario Eurozona Large Cap”
Nome: Pioneer Funds - Euroland Equity E EUR ND
Morningstar Rating: 5 stelle
Morningstar Analyst Rating: Silver

L’efficace selezione di azioni che presentano qualità, crescita e valutazioni interessanti continua a determinare il successo di Pioneer Euroland. Il carattere distintivo del fondo risiede nel suo portafoglio, diviso in una componente core (75% dell’attivo) di lungo termine, che sposa i tre criteri sopra definiti, e una componente satellite per il restante 25%, più orientata al breve termine, per cogliere le opportunità del mercato. Il risultato è un portafoglio di 35-45 titoli ben strutturato, che rappresenta un buon compromesso tra diversificazione e convinzione nelle proprie valutazioni. Flessibilità e capacità di esecuzione hanno quindi determinato il successo del fondo. Il fondo è tra i nostri preferiti nella sua categoria, come evidenziato dall'Analyst Rating pari a Silver.  ll gestore Fabio Di Giansante, in carica come responsabile dal 2006, ha ottenuto risultati brillanti alla guida del fondo: si è collocato infatti nel miglior quartile della categoria in ciascuno degli ultimi 5 anni.

Vincitore “Miglior Fondo Azionario Internazionale”
Nome: Nordea-1 Global Value BP EUR
Morningstar Rating: 4 stelle
Morningstar Analyst Rating: -

Pur avendo avuto anni buoni (2009, 2011) e anni cattivi (2010, 2012), nel lungo termine questo fondo si conferma come un’alternativa attraente nell’universo di fondi azionari internazionali. E’ un perfetto esempio di comparto che riesce a battere i concorrenti di categoria attraverso un controllo del rischio estremamente efficace. Jørn Andersen, gestore dal 2008, ha uno stile di gestione orientato al valore, con preferenza per titoli large cap molto liquidi. Investe in azioni europee o americane sottovalutate dal mercato. La bassa volatilità è ottenuta attraverso un'alta esposizione ai settori difensivi (salute e beni di prima necessità). In effetti, su 3 e 5 anni si colloca nel 10% dei fondi meno rischiosi della categoria. In questo caso, quindi, il basso rischio fa la differenza.

Vincitore “Miglior Fondo Azionario Italia Large Cap”
Nome: Fideuram Italia
Morningstar Rating: 4 stelle
Morningstar Analyst Rating: Bronze

Fideuram Italia rappresenta un’alternativa affidabile per investire sul mercato azionario italiano con un orizzonte di lungo termine. A differenza dei suoi concorrenti, questo fondo non fa uso tattico della componente di liquidità, investendo il 100% del patrimonio in azioni italiane. Dal 2002 il fondo è gestito da Luigi Degrada, che è un abile stock picker, come dimostrato dalle performance nel 2011, quando in una fase negativa del mercato è riuscito a fare meglio della media di categoria di oltre 300 punti base. Il portafoglio si divide in una parte core abbastanza in linea con il benchmark, composta da società che hanno un solido posizionamento competitivo e struttura finanziaria sostenibile, e da una parte più dinamica, che segue logiche di momentum e più opportunistiche, con orizzonte di investimento più breve. L'attenta selezione dei titoli e una buona diversificazione settoriale consentono al fondo di avere performance aggiustate per il rischio su tre, cinque e dieci anni molto superiori ai concorrenti. Con il +34% conseguito nel 2013, Fideuram Italia si conferma un'offerta molto competitiva. Del resto, i nostri analisti gli assegnano un Analyst Rating pari a Bronze.

Vincitore “Miglior Fondo Azionario Usa”
Nome: PowerShares EQQQ Nasdaq-100 ETF
Morningstar Rating: 5 stelle
Morningstar Analyst Rating: -

E’ un prodotto passivo a cinque stelle che riesce a battere anche i suoi concorrenti attivi, grazie a una replica efficace e a costi estremamente bassi (questo prodotto è il meno costoso in assoluto della categoria Morningstar Azionari Usa large cap growth) . Si propone di replicare le performance dell’indice americano Nasdaq-100, composto dalle cento società non finanziarie, americane e non, a più alta capitalizzazione. Il 28% del portafoglio è rappresentato dai tre giganti tecnologici Apple, Microsoft e Google. In effetti, il settore tecnologico pesa per il 58% del portafoglio dell’indice, seguito da beni di consumo ciclici e dal settore farmaceutico. L'ottima performance del mercato di riferimento nel 2013 (+31% in dollari) ha aiutato, ma è utile sottolineare che questo prodotto ha sovraperformato la media di categoria Morningstar  in tutti gli anni dal 2009 ad oggi.

Vincitore “Miglior Fondo Azionario Asia-Pacifico”
Nome: CB-Accent Lux Far East Equity B
Morningstar Rating: 5 stelle
Morningstar Analyst Rating: -

L’advisor del fondo, Marcel Zimmermann, nel 2013 ha scommesso sul Giappone. Questo posizionamento è stato la chiave del successo, come dimostrano il 21,33% realizzato al di sopra della media dei concorrenti e il 22,88% al di sopra del benchmark. Nel 2013 è stato il terzo miglior fondo nella sua categoria per rendimenti assoluti. Non è una sorpresa,  perchè per cinque anni di seguito questo fondo ha fatto meglio dei suoi concorrenti. Il comparto investe in realtà in tutto il continente asiatico. Il portafoglio è ben diversificato in termini di stile e capitalizzazione. Le cinque stelle Morningstar rendono onore ai rendimenti del fondo, che attualmente continua ad investire quasi i due terzi dell'attivo in società giapponesi. Particolarmente positiva è la sensibilità ai ribassi del mercato. Nel complesso, è il migliore della categoria in termini di Morningstar Risk Adjusted Return a 3 anni.

Vincitore “Miglior Fondo Azionario Paesi Emergenti”
Nome: Fidelity Emerging Markets A-EUR
Morningstar Rating: 4 stelle
Morningstar Analyst Rating: Bronze

Questo fondo, che investe nei mercati emergenti globali, è stato uno dei pochi della categoria a non aver sofferto perdite nel 2013, collocandosi nel miglior decile. Le risorse a disposizione del gestore Nick Price sono notevoli: 4 portfolio manager regionali e 46 analisti sparsi nel mondo. Ciò permette di adottare una strategia bottom up che mira ad individuare le migliori idee di investimento prodotte da ciascun responsabile regionale. Il risultato è un portafoglio tra le 70 e le 130 azioni, che riflettono le decisioni finali del gestore, che filtra a sua volta le 50-80 idee di investimento dei manager regionali. Price non teme di distanziarsi dal benchmark  con il suo approccio attivo, leggermente sbilanciato verso i titoli growth (il team ricerca soprattutto società con alta profittabilità).  Efficace la diversificazione geografica, tra Africa, Asia, Europa dell'est e Medio oriente, mentre viene evitata l'America latina. Oltre a ciò e a conferma dell’Analyst Rating positivo, il fondo ha dei costi inferiori ai concorrenti.

 

 

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Info autore

Francesco Paganelli

Francesco Paganelli  è Fund Analyst di Morningstar in Italia

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