Ultime dai mercati

I listini di Eurolandia chiudono in rosso con Piazza Affari che cede l'1,79%. I cattivi dati del settore immobiliare frenano Wall Street.

Francesco Lavecchia 30/05/2012 | 16:56
Facebook Twitter LinkedIn

Apertura in ribasso per Wall Street, sulla quale pesa il negativo dato delle vendite di immobili in corso nel mese di maggio. La delusione per gli investitori nel comparto immobiliare è doppia soprattutto alla luce dei dati di ieri, relativi alla stabilizzazione dei prezzi delle case, che avevano dato un segnale di ripresa del settore. Perdono terreno, quindi, le azioni delle società attive nell’edilizia come Caterpillar e Chevron. Il clima sulla piazza finanziaria di New York è ancora fortemente condizionato dalle incertezze relative al destino delle Grecia e della moneta unica, e questo spiega come mai nonostante i titoli siano fortemente scontati dal mercato e i rendimenti dei titoli di stato americani abbiano toccato i loro minimi storici, gli investitori preferiscono rimanere liquidi.  In forte calo le quotazioni delle materie prime, che trascinano con loro i minerari e gli energetici.

Spread sopra i 460 punti base 
I listini di Eurolandia hanno terminato la seduta in forte ribasso penalizzati dall’incertezza relativa alle prossime elezioni in Grecia e alle difficoltà del sistema finanziario in Spagna. Il futuro di Atene nella moneta unica si deciderà alle prossime elezioni politiche previste per il 17 giugno. Ecco perché l’ultimo sondaggio tra gli elettori greci, che dà in vantaggio il partito di sinistra contrario agli accordi con la Troika, ha pesantemente condizionato la seduta sulle Borse del Vecchio continente. Preoccupa, e non poco, anche la Spagna, dove le minacce arrivano dalla debolezza del sistema bancario. E’ di oggi la notizia della bocciatura da parte della Banca centrale europea del piano di salvataggio di Bankia varato da Madrid. Questi elementi hanno pesato anche sul mercato del debito sovrano. Gli spread sono tornati a salire in maniera preoccupante, con il differenziale dei titoli decennali italiani che ora viaggia attorno ai 466 punti base, mentre il Tesoro italiano non è riuscito a collocare per intero la sua offerta di Btp a cinque e dieci anni nell’asta di questa mattina.

La fusione Cnh-Fiat Industrial piace al mercato
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha segnato -1,79% mentre il Ftse All Share ha chiuso a -1,77%. Si sono difesi i titoli del comparto finanziario grazie ai rialzi di Banco Popolare, Azimut e Ubi Banca, mentre quelli legati al settore auto hanno perso terreno dopo i buoni guadagni dei giorni scorsi. Fiat ha perso il 5%. Giornata positiva, invece, per Fiat Industrial. La possibilità di una sua prossima fusione con Cnh ha fatto salire il titolo a +0,95%.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures