Il costo basso rende di più

Minimizzare l’impatto delle spese è il primo passo per massimizzare i rendimenti, specie nel lungo periodo.

Valerio Baselli 18/03/2010 | 15:02
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Nel lungo periodo i fondi meno costosi rendono di più. Lo afferma Ben Johnson, analista di Morningstar. “Quasi tutti gli studi che abbiamo visionato sull’argomento”, si legge in una sua nota, “mostrano che i fondi con maggiori commissioni tendono a sottoperformare quelli con minori commissioni nel lungo periodo, per tutte le categorie”.

Un fondo comune d’investimento più oneroso non ha per forza più probabilità di sovraperformare uno più economico. La relazione non è così diretta. Anzi, quando si confrontano due opzioni d’investimento con indici Ter (Total expense ratio) diversi, l’unica certezza che si ha è che in un caso si dovranno sostenere costi maggiori.

Non a caso, uno dei motivi alla base del successo degli Exchange traded fund sono proprio i costi estremamente bassi. Il Ter medio degli Etf azionari venduti in Italia si aggira attorno ai 48 punti base (0,48%), contro l’1,89% dei fondi comuni azionari (dati Borsa Italiana e Morningstar). Per quanto riguarda il reddito fisso, gli Etf obbligazionari disponibili in Italia presentano un Ter medio pari a 18 punti base, contro i 124 dei fondi comuni a reddito fisso. Numeri, questi, abbastanza in linea con le medie europee: 1,81% il Ter dei fondi azionari in Europa (1,05% per gli obbligazionari), 0,49% il Ter degli Etf azionari nel resto del Continente (21 punti base quello dei replicanti fixed income).

Assumiamo di investire ipoteticamente 10.000 euro in queste tre diverse soluzioni: un Etf con un Ter dello 0,37%, un fondo passivo con un Ter dello 0,87% e un fondo attivo con un Ter dell’1,75%. Ignoriamo per semplicità i costi di transazione e le imposte. Assumiamo inoltre un rendimento pre-tasse annuo dell’8% per i tre strumenti, al netto delle spese. A distanza di dieci anni, il nostro Etf varrà 20.861 euro, il fondo passivo 19.912 euro (il 4,5% in meno del replicante) e il fondo attivo 18.335 (il 12% dell’Etf). Più lungo è l’orizzonte d’investimento, maggiore sarà la differenza di performance.

Di seguito riportiamo una tabella contenenete i 5 fondi comuni più onerosi e i 5 più economici nella categoria Azionari Europa distribuiti in Italia, con i relativi rendimenti (al lordo dei costi) a 5 anni (performance calcolate sui Nav; dati in euro al 16 marzo).

 

Ter vs Performance
Nome FondoTotal Expense RatioPerformance Total Return % ann. a 5 anni
I 5 più cari    
World Invest Eurostar Equities 6,53 3,11
Carmignac Portfolio Grande Europe A 4,54 4,18
GLG European Equity M 4,34 0,61
Allianz Azioni Europa T 3,86 1,17
Selector European Value A1 3,82 -2,65
I 5 meno cari    
PF (LUX) Europe Index P Cap 0,34 1,95
MSMM Pan European Eq MZ 0,55 1,18
PF (LUX) Europe Index R 0,76 1,54
UBS (Lux) IF Key Sel Euro Equity AA 0,83 2,04
Astorg Actions Europe I 0,96 2,69
Performance in euro al 16 marzo, calcolate sul NAV. Fonte: Morningstar Direct    

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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