Coprirsi dal rischio tassi con gli Etf

I replicanti obbligazionari possono essere usati per muoversi lungo la curva dei rendimenti e proteggersi dalle strette monetarie.

Jose Garcia Zarate 24/03/2011 | 14:11
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Uno dei vantaggi principali dell’utilizzo degli Exchange traded fund come strumenti d’investimento è la loro flessibilità, che contribuisce a una gestione efficace del rischio. Sotto questo aspetto, gli Etf obbligazionari vengono sempre più promossi come strumenti di gestione del rischi, perché sono considerati come un mezzo per diversificare i propri investimenti.  

La diversificazione di un portafoglio azionario si può ottenere con gli Etf obbligazionari classici, per esempio quelli che coprono il mercato dei bond governativi della zona euro. Ma possono esserci altre esigenze di ottimizzazione, alle quali i replicanti rispondono.

Grazie all’ampia gamma di Etf obbligazionari, gli investitori hanno la possibilità di mettere rapidamente in pratica le strategie di riequilibrio di portafoglio destinate a modificare la duration media della loro esposizione obbligazionaria. L’obiettivo predefinito degli Etf, ovvero la replica di un determinato indice, facilita enormemente questo tipo di approccio.

Sul mercato a reddito fisso, la scelta è molto vasta. Ci sono indici che inglobano titoli con diverse scadenze e altri che coprono segmenti specifici. Inoltre, se esiste un indice è molto probabile che esista anche un Etf che lo replica. La trasparenza che caratterizza il portafoglio di un Etf permette una valutazione relativamente precisa e continua della duration, parametro essenziale per migliorare la gestione del rischio legato ai tassi d’interesse. Questo aspetto, insieme alla possibilità di neagoziare sui mercati in tempo reale, rappresenta un vantaggio decisivo su cui i fondi gestiti attivamente non possono contare, il che, a nostro avviso, potrebbe rendere gli Etf degli strumenti più approppriati per gestire la duration (e quindi i rischi legati ai tassi d’interesse) all’interno di un portafoglio obbligazionario.

Il concetto di duration
Il valore di un’obbligazione è esposto ai movimenti dei tassi d’interesse. Una spinta al rialzo dei tassi porta ad un ribasso del valore dei titoli a reddito fisso, e viceversa. La duration si può definire come il parametro più diffuso per misurare la sensibilità dei bond verso le fluttazioni dei tassi d’interesse. Essa è espressa in anni. Più il numero è elevato, più la sensibilità è importante.

Esiste anche la “duration modificata”, espressa in percentuale, che misura la variazione del valore dell’obbligazione innanzi ad una fluttuazione del tasso d’interesse pari all’1%. Entrambi questi parametri, che sono informazioni chiave, sono normalmente indicati dagli emittenti degli stessi bond. 

In pratica, se ci si aspetta un movimento al rialzo dei tassi d’interesse, si dovrà puntare ad avere in portafoglio obbligazioni con duration basse, poichè il loro valore scende meno rispetto a obbligazioni con duration elevata. Inversamente, se è previsto un abbassamento del costo del denaro, sarebbe meglio puntare a titoli con duration più alta, in modo da cavalcare l’apprezzamento del capitale.

La gestione di questo meccanismo richiede un’attenta analisi dell’evoluzione della congiuntura economica e una buona comprensione di come essa influisce sulle decisioni in materia di politica monetaria, in termini sia di orientamento (tassi in salita o in discesa), sia di durata. Perciò, questo tipo di attività è forse più adatta (sicuramente più utilizzata) agli investitori istituzionali che hanno bisogno di gestire attivamente i propri portafogli, anche attraverso strumenti passivi come gli Etf.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Jose Garcia Zarate  is an ETF analyst with Morningstar UK.

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