Proteggersi con gli Etf

In Europa, non ci sono replicanti a ritorno assoluto, ma le soluzioni per coprirsi dalla volatilità dei mercati non mancano.

Ben Johnson 27/07/2010 | 10:06
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La volatilità dei mercati è una conseguenza diretta dell’alto livello di incertezza economica. Il rally azionario, obbligazionario e delle commodity del 2009 suggerisce una ripresa a V, ma il problema del debito sovrano, l’alta disoccupazione e i timori di rallentamento della Cina hanno portato gli investitori a prendersi una pausa per capire come le cose andranno nel futuro.

Molti si chiedono se i mercati finanziari siano qualche passo avanti rispetto ai fondamentali sottostanti. Quello che è certo è che l’alta volatilità spinge sempre più investitori a cercare nuove vie per proteggere il proprio portafoglio dai ribassi di mercato.

Le strategie difensive possono assumere diverse forme, dal liquidare i propri investimenti e tenere i risparmi sotto il materasso (pratica particolarmente in auge nell’autunno 2008) all’investimento in oro, altra mossa molto popolare nel passato recente. Tuttavia, esistono altri modi, meno drastici, per navigare in acque tempestose e proteggere i propri risparmi. Per investitori con orizzonti temporali di lungo periodo, il suggerimento è di costruire un portafoglio ben diversificato, accompagnato da un ribilanciamento periodico.

Scegliere di diversificare
Gli Etf offrono un accesso facile al mercato e una diversificazione a basso costo per cui possono essere usati per proteggersi dalle turbolenze.

La correlazione tra i rendimenti di diverse asset class può avvicinarsi a uno (ovvero, correlazione perfetta) sotto certe circostanze, ma nel lungo periodo è quasi sempre bassa. Quindi, la semplice allocazione delle risorse su asset class non correlate tra loro serve a mitigare il livello di volatilità del portafoglio. Ed è qui che entrano in gioco gli Etf. Si può costruire un’asset allocation che incude azioni, reddito fisso, liquidità, materie prime e anche asset class alternative (ad esempio gli Etf che replicano indici hedge).

Ribilanciare
Il ribilanciamento è il secondo passo in questa semplice strategia di diversificazione. Il riposizionamento periodico assicura di mantenere i giusti pesi tra le diverse classi nel lungo periodo. Inoltre, questa disciplina ridisegna il portafoglio verso le asset class più performanti, migliorando il risultato complessivo.

Il prezzo della protezione
Proteggersi dai ribassi non è a costo zero. Diversificare il portafoglio tra diverse asset class abbassa automaticamente la soglia delle performance potenziali. Per esempio, la correlazione storica tra azioni e bond governativi è molto bassa, quindi inserire obbligazioni governative in un portafoglio azionario è un ottimo modo per abbassare il rischio. In questa maniera, tuttavia, si riducono anche i rendimenti futuri.

Strategie alternative
Gli Etf a leva o inversi possono apparire come una via sicura per mitigare i rischi legati ai ribassi di mercato. Offrono una replica inversa (o anche inversa a leva, quindi raddoppiata) su base giornaliera di un determinato indice. Proprio a causa della replica su base giornaliera, però, è rischioso tenerli per un lungo periodo, visto che il rendimento composto dei vari giorni può portare a risultati diversi da quelli dell’indice replicato. L’utilizzo nel breve periodo può comunque rivelarsi una buona soluzione per chi cerca di limitare le perdite.

Nuove soluzioni
L’offerta di Etf è in continua evoluzione. Negli Stati Uniti, db x-tracker ha introdotto un portafoglio di tipo total return composto da soli Etf, il quale offre agli investitori un’esposizione costante sia ad azioni che obbligazioni. Oltreoceano esistono anche Etf long-short sulle commodity, che in Europa non sono ancora stati lanciati. Le materie prime hanno storicamente offerto una copertura contro l’inflazione e una correlazione vicina a 0 verso le azioni, il che le rende uno strumento molto utile per diversificare anche in caso di rendimenti di lungo periodo bassi.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Ben Johnson  Ben Johnson è director of global exchange-traded fund research di Morningstar.

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