Il capitale umano entra nell’MPT

La Moderna teoria di portafoglio è alla base della finanza moderna. Ma ha bisogno di un restyling.

Valerio Baselli 30/11/2009 | 14:47
Facebook Twitter LinkedIn
I recenti shock di mercato hanno dimostrato che l’esperienza passata è un indicatore piuttosto debole nella predizione del futuro. La fede degli operatori in teorie come la Modern Portfolio Theory è stata minata alle fondamenta dalle crisi dell’ultimo decennio.

La MPT è la base della finanza moderna. Creata negli anni 50 dal premio Nobel Harry Markowitz, la MPT afferma fondamentalemente che è possibile combinare diverse tipologie di investimenti per ridurre sensibilmente il rischio complessivo del portafoglio. Inoltre, la teoria ha introdotto il concetto secondo cui il rischio totale del portafoglio non dipende solo dal rischio medio dei titoli, ma anche dalla covarianza delle diverse componenti (che indica come le variazioni dei vari titoli siano legate tra loro).

r>

Come si può conoscere il rendimento medio e la varianza attesa di un asset nel futuro? E come si calcola il grado di correlazione tra i vari titoli presenti in un portafoglio? Tipicamente, ci si basa sulle performance storiche per stimare l’andamento futuro. Il problema principale della MPT, si legge in una nota Morningstar, è che non tiene conto del rischio sistemico, il che porta gli investitori ad esporsi troppo sul lato azionario.

La teoria, infatti, usa la deviazione standard per misurare la variabilità del rischio. Questo ha un senso solo se i rendimenti seguono una distribuzione (statistica) normale. In momenti di crisi questa ipotesi viene meno. Insomma, la Modern Portfolio Theory tende a sottostimare il rischio.

Tuttavia, la maggioranza degli operatori, prosegue la nota Morningstar, crede ancora nella teoria dell’asset allocation nonostante le delusioni degli ultimi due anni. La diversificazione è uno strumento importante nella riduzione del rischio e consente di raggiungere buoni risultati nel lungo periodo.

La soluzione quindi non sta nel cercare nuove teorie, scrive Arijit Dutta, analista di Morningstar, ma nel migliorare la MPT. La prima idea è di ottimizzare la misurazione del rischio e di ampliare la definizione di portafoglio. Ibbotson Associates, società del gruppo Morningstar, ha formulato a questo proposito una tecnica di asset allocation che include gli asset di capitale umano, oltre a quelli finanziari. Per capitale umano si intende la capacità di guadagno di ogni individuo, che varia a seconda dell’età e della carriera. Un fattore, questo, non di poco conto nelle scelte d’investimento

Per consultare la versione completa dello studio di Ibbotson, clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures