I cambiamenti che aspettano i mercati di frontiera

I fondi dedicati ai paesi non ancora emergenti continuano a comportarsi bene. Gli investitori guardano agli sviluppi delle tensioni fra Usa e Cina e studiano le variazioni che saranno fatte al benchmark.

Marco Caprotti 25/07/2019 | 11:43
Facebook Twitter LinkedIn

I mercati di frontiera provano a tallonare gli emergenti. E, nel frattempo, si preparano a qualche cambiamento. La categoria Morningstar che raccogli i fondi specializzati sui paesi non ancora emergenti in un mese (fino al 24 luglio e calcolata in euro) ha guadagnato quasi il 3%, portando a +11% la performance da inizio anno. Nello stesso mese, il segmento riservato agli strumenti specializzati sui paesi in via di sviluppo è salito del 3,1% (+15% da gennaio).

Categorie emergenti e frontiera a confronto
grafico frontiera vs emerging

Dati in euro aggiornati al 24 luglio 2019
Fonte: Morningstar Direct

Occhi su Usa e Cina
Gli investitori intanto stanno attenti ai cambiamenti che possono influenzare l’andamento dei mercati di frontiera. Un fronte è quello dello scontro sui dazi fra Usa e Cina. “Le incertezze commerciali sono negative per i frontier market, anche se gli effetti possono variare da paese a paese”, spiega un report di Schroders. “Le incertezze sono peggiorate dall’attesa che la concorrenza fra Usa e Cina continui nel lungo termine, ma anche dalle imprevedibili politiche commerciali americane. Le aziende, di conseguenza, probabilmente saranno caute. Gli scambi, intanto, stanno già diminuendo”.

Una svolta potrebbe arrivare con l’entrata nell’anno delle prossime elezioni presidenziali Usa (2020). “Questo potrebbe essere un grande incentivo per cercare di trovare una soluzione alla questione dei commerci”, dice il report. “Il raggiungimento di un accordo resta il nostro scenario di base, ma non è escluso che nel breve termine la fiducia del mercato possa essere ancora scossa”.

Cambia il benchmark
L’altro fronte da tenere d’occhio è quello dei cambiamenti nei panieri che fanno da benchmark ai fondi di investimento specializzati sulla frontiera. Nei mesi passati, l’emittente di indici Msci ha annuciato alcune trasformazioni in questo senso. Ad esempio, con la promozione del Kuwait da frontiera a emergente nel corso della revisione semestrale che sarà effettuata l’anno prossimo (il processo dovrebbe essere completato alla fine di novembre). Il provider ha anche annunciato di aver lanciato il progetto per l’inclusione nell’indice frontier dell’Islanda. Un altro programma è quello della riclassificazione, se ci saranno le condizioni, del Perù da emergente a frontiera. Il paese sudamericano, peraltro, è già presente in alcuni portafogli dedicati ai mercati non ancora emerging.

Nella tabella in basso sono elencati i fondi della categoria Morningstar Global Frontier equity che in portafoglio hanno azioni del Perù (non ci sono ancora dati per l’Islanda).

Fondi Perù



Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures