Le scelte dei gestori Usa ai raggi X

Il report Ultimate Stock-picker di Morningstar analizza i portafogli dei 26 fund manager considerati dagli analisti tra i migliori. Dopo il primo trimestre, i settori tecnologia e finanza sono i più popolari. Gli acquisti più importanti, invece, riguardano i comparti più sensibili al ciclo economico.

Francesco Lavecchia 18/06/2019 | 16:31
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Cosa è cambiato nel portafoglio degli stock-picker americani nel primo trimestre? I movimenti registrati nel primo quarto dell’anno mostrano che le scelte dei gestori Usa si sono fortemente orientate verso i titoli di qualità, gli acquisti si sono concentrati nei settori ciclici e le loro preferenze sono meno sbilanciate sui tecnologici.

Le preferenze dei gestori Usa
Dall’analisi dei portafogli di 26 top fund manager statunitensi, Morningstar cerca di identificare quali siano gli ultimi trend nel mercato e dare delle idee di investimento. Gli ultimi movimenti indicano una grande attenzione alle società con una forte posizione di vantaggio all’interno del settore. I primi 10 titoli con maggior peso in portafoglio (high conviction holding) hanno un Moat e in 9 casi su 10 si tratta di un Moat ampio (wide), ovvero di aziende dalle quali ci si aspetta una redditività del capitale più alta della media per un periodo superiore ai 20 anni. Situazione analoga si verifica anche nella top 10 degli high conviction buying (quelle azioni il cui peso in portafoglio è aumentato in maniera significativa rispetto ai periodi precedenti) e nella classifica dei 10 titoli più venduti (high conviction sale).

Il portafoglio ottenuto dai titoli “high conviction holding” ha cambiato leggermente forma rispetto al quarto trimestre dello scorso anno e ora assomiglia sempre di più all’indice S&P 500 da un punto di vista di ripartizione settoriale. Il gap in termini di peso attribuito a ciascun comparto si è assottigliato, ma restano alcune differenze come il sovrappeso dei titoli industriali, finanziari e delle materie prime e il sottopeso di quelli energetici, delle utility e dei beni di consumo ciclici (Figura 1).

Figura 1: Esposizione settoriale
Ultimat 042019

Tra le prime 10 posizioni però prevalgono tecnologia e finanza: Alphabet, Microsoft (MSFT), Apple e Comcast sono presenti rispettivamente in 18,15, 11 e 13 dei portafogli analizzati, mentre Berkshire Hathaway (BRK.B), Wells Fargo (WFC), Bank of America (BAC), JP Morgan e Mastercard sono detenuti mediamente da 1 fund manager su 2. Le stock del comparto finanza sono però quelle scambiate ai tassi di sconto più alti: BRK.B, WFC e BAC hanno un rating Morningstar di 4 stelle, mentre tra i tecnologici solo MSFT presenta al momento un rating attraente (Figuara 2).

Figura 2: Titoli "high conviction holding"
Hig holding 06

Gli ultimi acquisti
L’analisi degli acquisti fatti dagli Ultimate Stock-picker mostra come i gestori americani abbiano approfittato del negativo andamento in Borsa dei settori più sensibili all’andamento del ciclo economico per posizionarsi su nomi di qualità scambiati a prezzi convenienti. Nella top 10 degli high conviction buying, infatti, prevalgono le stock dei comparti finanza, consumer cyclical e beni industriali. Booking, The Walt Disney e Pepsi sono stati acquistati da 5 dei 26 fund manager presi in considerazione, anche se è Pfizer ad aver collezionato in maggior numero di preferenze (7). Queste operazioni si riferiscono allo stato dei portafogli a fine aprile e questo spiega perché dei primi 10 titoli il cui peso è aumentato in maniera significativa rispetto al periodi precedente ce ne siano soli 4 scambiati ancora a prezzi vantaggiosi. FedEx, Booking e UnitedHealth Group sono scontati di circa il 20% rispetto al fair value, mentre il tasso di sconto di Pfizer si aggira intorno al 10% (Figura 3).

Figura 3: Titoli "high conviction buying"
High buying 06

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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