Caccia all’equity: serve ancora una buona mira

Nonostante le discese del primo trimestre il mercato, nel complesso, resta sopravvalutato. Le occasioni, dicono gli analisti di Morningstar, si scovano fra le Tlc e nella salute. Basic material e industriali, aggiungono, sono da evitare.

Marco Caprotti 03/04/2018 | 10:42
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Non sarà facile, per gli investitori, andare a caccia di occasioni di acquisto nel corso del secondo trimestre del 2018. Ma, dicono gli analisti di Morningstar, ci sono dei settori nei quali si possono trovare azioni interessanti a prezzi convenienti.

L’indice Morningstar Global Markets nei primi tre mesi dell’anno ha perso (in euro) il 3,3%.

Indice Morningstar Global Markets
Globalmarkets

 

La discesa registrata nel periodo, tuttavia, non ha dato risultati apprezzabili in termini di prezzi dell’equity che, a livello globale, continua ad essere caro. “L’universo di azioni che copriamo con la nostra ricerca ha un rapporto price/fair value di 1,03”, spiega Damien Conover, analista di Morningstar. “Questo indica che il mercato è ancora troppo costoso”.

Via da materiali di base e industriali
Un settore da evitare quando si parla di prezzi, secondo Conover è quello dei materiali di base che ha un rapporto price fair value di 1,34. “E’ un valore molto al di sopra del secondo settore più caro in assoluto: quello degli industriali che viaggiano a quota 1,06. Le valutazioni dei basic material, tra l’altro, difficilmente scenderanno visto che la domanda dalla Cina, secondo le nostre stime, aumenterà”. All’interno di questo universo potrebbe fare eccezione il segmento delle acciaierie, il cui futuro è legato in gran parte a quello che succederà dopo l’introduzione dei nuovi dazi alle importazioni da parte degli Stati Uniti.

I prezzi sono interessanti fra Tlc e salute
Un segmento che, al contrario, sembra proporre delle opportunità di acquisto è quello delle telecomunicazioni, dove il rapporto price/fair value viaggia intorno a quota 0,86. “Occasioni interessanti possono esserci in Europa, dopo che le autorità di regolamentazione dei mercati hanno bloccato alcune operazioni di fusione e acquisizione che avrebbero portato a una maggiore razionalizzazione sia delle società coinvolte che dell’intero settore”, spiega Conover. “Anche la Cina sembra un’area promettente, soprattutto nell’ottica di uno sviluppo della banda larga in un mercato che ha ancora ampi margini di crescita”.

Un altro settore nel quale è bene guardare è quello dell’healthcare, nonostante i prezzi siano equilibrati (il rapporto price/fair value è intorno a 1). “In questo caso ad alzare le quotazioni dell’intero comparto è il settore delle apparecchiature medicali, mentre le aziende farmaceutiche in molti casi trattano a valori che potrebbero invitare all’acquisto”, dice l’analista. “I nomi più interessanti, soprattutto per chi ha un orizzonte temporale di lungo periodo, si trovano fra le grandi società del farmaco e nella biotecnologia. Specialmente fra i player che hanno in rampa di lancio prodotti per le cure oncologiche e per le malattie rare”.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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