Come prepararsi allo small cap effect

I titoli delle piccole aziende Usa a gennaio potrebbero tornare a correre. Soprattutto quelli con la capitalizzazione più bassa. Meglio evitare lo stock picking e affidarsi a portafogli specializzati. 

Marco Caprotti 15/11/2017 | 14:53
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Il mercato è pronto allo small cap effect? Il fenomeno è stato studiato per la prima volta nel 1981 dal Rolf Banz, considerato uno dei massimi esperti di piccole e medie aziende Usa, che ha dimostrato come i titoli con la capitalizzazione minore tendano, in media (e aggiustando la performance per il rischio) a fare meglio delle large cap. “Questo ha senso, considerato che di solito sono un investimento più rischioso, rispetto alle grandi e, di conseguenza, possono dare un miglior rendimento”, spiega Ben Johnson, uno dei responsabili della ricerca di Morningstar. Ci sono poi altre ragioni che rendono meno efficiente questo segmento rispetto ad altri creando delle sacche di opportunità. Una è il fatto che, nella maggior parte dei casi, si tratta di aziende che non sono molto seguite dagli analisti. “E’ normale quindi che i migliori rendimenti siano intascati da chi vuole arrotolarsi le maniche e fare un po’ di lavoro in più”, dice Johnson.

Dai tempi delle prime ricerche di Banz, intanto, gli studi su questo asset di investimento sono andati avanti. “Si è scoperto, ad esempio, che lo small cap effect si verifica più spesso fra le società che hanno la capitalizzazione minore, le cosiddette microcap”, dice l’analista. “Un altro elemento che emerso è che la corsa si verifica soprattutto nel mese di gennaio con uno sprint nei primi cinque giorni di trading all’inizio di ogni anno”.

Meglio evitare lo stock picking
Questo, almeno, è quello che dicono gli studi. Ma dal punto di vista operativo conviene cercare di sfruttare questo fattore per andare a caccia di rendimento extra? “Fare stock picking sulle small e microcap per un risparmiatore potrebbe essere un esercizio eccessivamente rischioso”, dice Johnson. “Si tratta di società sulle quali è difficile, da privato, reperire informazioni e che, per la loro natura, non sono molto liquide. Quindi diventerebbe difficile disfarsene se le cose dovessero andare male. Meglio, allora, affidarsi a fondi di investimento specializzati”.

Nella categoria Morningstar dedicata agli strumenti che investono sulle piccole aziende Usa ce ne sono due, con Analyst rating positivo, che seguono anche le microcap.  

Dimensional US Sm Company B EUR (3 stelle, Gold). “Il fondo si concentra sulle azioni che rappresentano il 10% più piccolo delle società Usa per capitalizzazione di mercato e studia società che valgano meno di 10 milioni di dollari”, spiega un report del 16 giugno 2017 firmato da Monika Dutt, fund analyst di Morningstar. “Il secondo passo è quello di eliminare le aziende meno profittevoli e con i prezzi più alti. La capitalizzazione media delle società presenti è inferiore a quella della categoria Morningstar US Small-Cap Equity”. 

Schroder ISF US Smaller Comp B Acc (Silver, 4 stelle). “Il fondo ha un approccio più difensivo rispetto ad altri suoi concorrenti”, dice Lena Tsymbaluk, fund analyst di Morningstar in un report del 3 febbraio 2017. “E’ una buona scelta per chi cerca esposizione alle società più piccole Usa. L’universo di azioni disponibile per il gestore è composto da circa 1.800 titoli la cui capitalizzazione di mercato va dai 500 milioni ai 2 miliardi di dollari. La metà di queste società vengono eliminate per problemi di liquidità, di governance o perché operano in un settore poco interessante o che ha deboli barriere all’ingresso dei concorrenti. Il gestore preferisce aziende che abbiano un vantaggio competitivo, flussi di cassa sostenibili e una buona crescita del fatturato e degli utili”. 

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L'analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari, Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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