L’equity Italia non delude

L’indice dedicato al Belpaese continua a salire anche per merito della ripresa di servizi e consumi.

Marco Caprotti 06/07/2017 | 15:21
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L’Italia continua a regalare soddisfazioni. Per lo meno agli investitori che hanno deciso di mettere in portafoglio asset di Piazza Affari. L’indice Morningstar dedicato alla Penisola nelle ultime quattro settimane è salito dell’1,1%, facendo anche meglio di quello dedicato all’Europa che, nello stesso periodo è sceso del 2,2%.

Indice Morningstar Italy da inizio anno
Italia1

Dati in euro aggiornati al 5 luglio 2017
Fonte: Morningstar Direct

In un quadro internazionale che vede l’economia americana rallentare e l'area euro consolidare la crescita, le indicazioni migliori per la penisola arrivano dal Pil e dall’occupazione. Nel primo trimestre dell'anno (dati Istat) il Prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,4%, più delle stime iniziali e un decimo in più rispetto all'ultimo periodo del 2016. A sostenere l'aumento sono stati soprattutto la vivacità del settore dei servizi (+0,6% nel trimestre) e i consumi delle famiglie (+0,5%), visto che gli investimenti sono scesi dello 0,9% (primo dato negativo dal 2014). Sul miglioramento dei consumi può aver avuto effetto anche la ripresa dell'occupazione: ad aprile 94mila italiani in più sono risultati al lavoro (+0,4% su marzo), con un tasso di disoccupazione sceso all’11,1%, ai minimi dal 2012.

Chi ha corso di più
In questo scenario, la categoria Morningstar dedicata ai fondi che investono in Italia in un mese ha guadagnato lo 0,14% e ha visto prevalere, in massima parte gli strumenti che hanno una buona esposizione ai consumer. All’interno del segmento equity Italy, il fondo che si è comportato meglio nel periodo è stato Schroder ISF Italian Equity A1 (Mornigstar rating 3 stelle): in un mese è salito dell’1,3%, portando a + 13,9% la performance da inizio anno. Secondo i dati aggiornati a fine maggio di quest’anno, a livello settoriale il portafoglio sovrappesa i beni di consumo ciclici. Per quanto riguarda lo stile di investimento, più del 50% del portafoglio è orientato alle large cap value, ma non mancano esposizioni, anche considerevoli alle mid cap blend e growth

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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