Le urne tranquillizzano anche i fondi sull’Italia

I risultati delle ultime elezioni in alcuni paesi europei hanno convinto gli investitori a puntare sul Belpaese. Ma un po’ di merito va pure alla congiuntura. 

Marco Caprotti 18/05/2017 | 10:58
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Un po’ di tranquillità sul fronte politico europeo e qualche buona notizia da quello macro domestico. È questo il mix che sta convincendo gli investitori a puntare sull’Italia nell’ultimo mese. In quattro settimane, l’indice Morningstar dedicato al Belpaese ha segnato +9,9% (fino al 15 maggio e calcolato in euro), portando a +13,3% l’andamento da inizio gennaio.

Indice Morningstar Italia

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“L’Europa e, in particolare, l’Italia sembrano aver tirato un sospiro di sollievo dopo le ultime elezioni in alcuni paesi del Vecchio continente che hanno visto la ritirata dei partiti cosiddetti populisti”, spiega Scott Dixon, analista di Morningstar Investment Management Europe.

Per quanto riguarda lo scenario macro della Penisola, secondo gli ultimi dati dell’Istat nel primo trimestre del 2017, il Pil è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. In rapporto allo stesso periodo del 2016 la variazione è +0,8%. Ad aprile, intanto, l'indice composito del clima di fiducia delle imprese ha registrato un significativo incremento (da 105,1 a 107,4) a conferma di una tendenza al miglioramento in atto per il quarto mese consecutivo e raggiungendo il valore più elevato da ottobre 2007.

I fondi Italia corrono
In questo quadro, la categoria Morningstar dedicata ai fondi specializzati sull’azionario Italia in un mese ha guadagnato il 9,1%, portando a +14,6% l’andamento da inizio anno.

Fra gli strumenti che si sono fatti notare di più nelle ultime quattro settimane c’è AcomeA Italia A1 (Morningstar rating: 1 stella) che ha segnato +10,22% portando a +20,9% la performance da inizio anno. Dal punto di vista dello stile di investimento, il gestore si orienta soprattutto sulle large e mid cap dei segmenti blend e value, anche se non manca l’esposizione alle piccole aziende ad alta crescita. A livello settoriale, il sovrappeso viene dato ai beni di consumo ciclici. Il sottopeso riguarda, in particolare, gli energetici e le utility. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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