Il vantaggio delle small cap

I titoli delle piccole imprese Usa sono in grado di battere il resto del mercato con una certa regolarità. Ma, dicono gli analisti di Morningstar, devono essere di qualità. 

Marco Caprotti 18/04/2017 | 10:28
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Gli americani lo chiamano small firm effect. Detto in soldoni, si tratta della capacità delle società a piccola capitalizzazione di fare meglio del resto del mercato. Vero? Fino a un certo punto. La tabella in basso mostra che le small cap, negli Usa, danno un vantaggio agli investitori, in termini di rendimento, in un arco temporale di 10 e 20 anni. Questa superiorità, tuttavia, evapora quando lo yield è aggiustato per il rischio (misurato dalla deviazione standard).

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La questione, tuttavia, non può essere chiusa così. Nel 2015 AQR Capital ha pubblicato uno studio in cui si sottolineava che il vantaggio resiste se si prendono in considerazione solo le piccole società di qualità. Non a caso il titolo del report era (tradotto): “Le dimensioni contano, se puoi eliminare la spazzatura”. Secondo il report, togliendo dallo spettro delle scelte le società di peggiore qualità, il rendimento diventa, fra le altre cose: “Stabile nel tempo, robusto, non influenzabile dalle fasi dei mercati”.

Cos’è la qualità?
Qui però si apre un’altra questione: come definire la qualità? Secondo Ben Johnson, direttore della ricerca sugli Etf di Morningstar, questo è uno degli elementi più discutibili del mercato, visto che non c’è una definizione valida per tutte le società. I gestori e gli investitori in genere cercano di girarci attorno e definiscono come società di qualità quelle che hanno profitti duraturi, crescita del business e bilanci solidi. L’analisi azionaria di Morningstar aggiunge l’Economic moat, cioè il vantaggio competitivo o la capacità di un’azienda di essere così forte da creare una barriera all’ingresso di nuovi concorrenti. “E’ difficile identificare small cap con un Economic moat”, spiega Karen Wallace, analista di Morningstar. “Molte società sembrano avere un vantaggio competitivo, ma solo con un profondo lavoro di analisi che prende in considerazione elementi come gli asset intangibili, i vantaggi di costo o le efficienze di scala è possibile capire se lo posseggono realmente”. Il titolo della società small cap ideale dovrebbe avere un rapporto prezzo/fair value anche di poco inferiore a uno, un Moat stabile e un rating Morningstar di cinque stelle.

Nella tabella in basso sono raccolte una serie di small cap che, secondo gli analisti di Morningstar, hanno un vantaggio competitivo Ampio.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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