Emma Wall: Benvenuti a Morningstar. Sono Emma Wall e oggi sono in compagnia di Guy Sears, Amministrato Delegato ad interim di Investment Association. Buongiorno Guy.
Guy Sears: Buongiorno a te
Wall: Cosa prevedi possa accadere a chi investe in fondi domiciliati nel Regno Unito nel caso in cui si concretizzi la Brexit?
Sears: Dobbiamo essere chiari su cosa intendiamo per Brexit. Nel momento in cui il referendum darà il suo responso, nessunaUnito delle mie società di asset management smetterà di fare business. L’attività operativa continuerà ad essere la stessa. Ci vorrà qualche anno, invece, per metabolizzare le conseguenze del referendum, nel caso in cui la decisione degli elettori sarà quella di lasciare l’Unione europea. In base alla legge europea serviranno all’incirca due anni perché l’uscita si realizzi. Ma potrebbe servire anche più tempo. E le società utilizzeranno questo periodo per comunicare ai loro clienti quali conseguenze avrà il risultato alla fine dei due anni di transizione e oltre. Sono sicuro che gli operatori lavoreranno per assicurare che tutti siano in grado di continuare ad accedere agli investimenti e che abbiano chiaro dove poter risparmiare durante questo periodo.
Wall: Detto questo, gli investitori britannici, come quelli in tutte le parti del mondo e come tutti gli essere umani, si fanno prendere dal panico in queste circostanze. Credi sia fondato il rischio che possano verificarsi delle vendite di massa?
Sears: Non credo sia un’ipotesi realistica. E’ possibile che il mercato accusi il colpo nei primi giorni e che il tasso di cambio tenda a muoversi. Ci sono stati altri shock nel passato e questi ci hanno insegnato che la cosa importante, in questi momenti, è che gli investitori contattino i loro consulenti per capire meglio quello che sta succedendo. Molte persone investono in ottica di lungo termine, e questo significa avere la pazienza di non vendere nei momenti di crisi, aspettando di vedere cosa succede dopo. E’ sicuramente il caso di farsi dare dei consigli da professionisti del settore, ma nessuno, me incluso che investo nei fondi gestiti dalla mia società, vorrà prendere delle azioni di breve periodo su prodotti che invece hanno un arco di vita di almeno 10 anni.
Wall: Credi che con l’Inghilterra fuori dall’Ue ci sia la possibilità che alcune compagnie di gestione chiudano le loro attività a Londra o creino delle strutture parallele in Europa e nel Regno Unito?
Sears: E’ possibile che qualcosa di simile avvenga. Il Regno Unito è uno dei principali player dell’asset management. Qui si gestisce il 37% dei fondi e degli asset europei e quindi, se domani ci saranno delle cose che dovranno essere fatte all’interno dell’Ue e non più qui da noi, questo richiederà dei cambiamenti. Molto spesso si tratta di questioni burocratiche o legali. Ci sarà bisogno, forse, di creare dei fondi in Lussemburgo e dei cloni qui nel Regno Unito, ma non vedo grossi cambiamenti all’orizzonte per gli investitori. La Financial Conduct Authority (FCA, autorità che regola l’attività degli operatori del settore finanziario nel Regno Unito) non permetterà a nessuna delle mie società di sottovalutare le esigenze dei clienti. L’obbligo di trattare gli investitori in maniera responsabile non deriva dal fatto di essere in Europa. E’ una cosa che ha a che fare con il nostro modo di fare e che la FCA continuerà a ricordarci come prioritaria.
Wall: Ti ringrazio Guy.
Sears: E’ stato un piacere.
Wall: Per Morningstar Emma Wall. Grazie per la visione.
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