Dopo i bilanciati, è tempo di alternativi

MORNINGSTAR ASSET FLOW REPORT. A gennaio prevalgono i riscatti dai fondi europei. I flussi di investimento si dirigono verso le strategie Market neutral e gli obbligazionari a brevissima scadenza.

Sara Silano e Matias Möttölä 10/03/2016 | 10:51
Facebook Twitter LinkedIn

Gli alternativi resistono ai deflussi dai fondi europei, mentre i bilanciati soccombono alla volatilità delle Borse, dopo aver chiuso il 2015 in cima alla classifica con una raccolta netta stimata in 127,7 miliardi di euro. Sono queste le principali novità dell’ultimo Morningstar asset flow report, che fotografa la situazione dell’industria del Vecchio continente a fine gennaio.

Gli investitori hanno battuto in ritirata, riscattando circa 22,6 miliardi netti dai fondi a lungo termine, riversandosi solo in parte nei comparti monetari (+666 milioni), che tradizionalmente sono considerati un rifugio nei periodi di crisi. In un contesto in cui i tassi di interesse sui titoli obbligazionari di qualità (investment grade) sono scesi, a causa dell’allontanarsi delle probabilità di un prossimo rialzo dei saggi di riferimento da parte della Federal Reserve americana, i risparmiatori hanno cercato valore e sicurezza nelle strategie alternative (+3,7 miliardi). Per contro, i deflussi hanno colpito il reddito fisso (-15,8 miliardi), gli azionari (-6,25 miliardi) e i bilanciati (-4,4 miliardi). Tra i pochi segni più nella raccolta, si segnalano i fondi immobiliari e quelli specializzati sulle materie prime.

Flussi netti macro-categorie -31 gennaio 2016

Meglio il breve termine
In una fase di forte volatilità, oltre agli alternativi, gli investitori hanno scelto gli obbligazionari a brevissimo termine, come già avevano fatto in altri periodi turbolenti (giugno, agosto e settembre 2015). La scadenza media di questi portafogli è dodici mesi, ma essi possono assumere un po’ più di rischio dei monetari. Tra gli alternativi, invece, la preferenza è andata alle strategie Market neutral, che tendono a ridurre il rischio sistemico derivante da fattori quali la capitalizzazione di mercato, i settori, gli stili, i paesi o le valute. Essi hanno registrato a gennaio una crescita organica (flussi in rapporto agli asset iniziali) del 4,7% (pari a 1,5 miliardi), portando il tasso di incremento a dodici mesi all’86,7%.

Categorie Morningstar con più alti flussi netti - 31 gennaio 2016

Fuori dagli high yield
Tra le categorie di reddito fisso più penalizzate nel primo mese dell’anno, figura quella degli high yield in dollari (-2,6 miliardi), ma anche le altre tipologie di fondi specializzate in titoli di bassa qualità hanno subito deflussi a causa dell’allargamento degli spread (differenziali) rispetto alle obbligazioni considerate sicure. In particolare, per gli Euro high yield bond, gennaio ha segnato un cambio di rotta, dal momento che la raccolta era stata positiva per gran parte del 2015.

Categorie Morningstar con più bassi flussi netti - 31 gennaio 2016

Chi sale e chi scende
A livello di società, poche si sono salvate dalla turbolenza. Standard Life ha ricevuto flussi netti per circa 1,3 miliardi, grazie al successo della sua strategia Global Absolute return, oltre a quello di alcuni fondi azionari. Aviva, invece, deve la sua raccolta prevalentemente alla domanda per i comparti specializzati sul debito emergente. Per contro, Franklin Templeton e M&G hanno continuato a subire riscatti, non riuscendo a lasciarsi alle spalle il terribile 2015. Il primo è stato penalizzato soprattutto dai deflussi dai fondi obbligazionari, il secondo dalle uscite da M&G Optimal Income.

10 maggiori fondi per asset - 31 gennaio 2016

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
abrdnII- Gb Ab Rt Str A Acc EUR  

Info autore

Sara Silano e Matias Möttölä  Sara Silano è caporedattore di Morningstar in Italia. Matias Möttölä è fund analyst di Morningstar EMEA.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures