Borse, Piazza Affari non ce la fa

Europa negativa. I dubbi sulla crescita globale continuano a preoccupare gli investitori. Milano (-2,85%) è la peggiore della regione per colpa del crollo dei bancari. Si salva Ferragamo. New York non approfitta del rimbalzo del prezzo del petrolio. 

Marco Caprotti 03/02/2016 | 17:52
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Seduta negativa per le Borse europee. A pesare sono state sempre le preoccupazioni sull’andamento dell’economia globale dopo i nuovi segnali di rallentamento arrivati dalla Cina.

Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -2,85% ha visto il crollo delle popolari e in generale di tutto il comparto bancario. In asta di volatilità sono finite Banco Popolare, Mps, Ubi, Intesa, Bper, Bpm e Mediobanca. Unico titolo positivo Ferragamo.

New York scende
A Wall Street gli indici sono nuovamente in calo con i titoli finanziari sul fondo. Le banche soffrono la prospettiva di un rialzo dei tassi sempre più lontano a fronte di una forte volatilità sui mercati finanziari. E il rimbalzo del petrolio, il primo dopo due sedute di fila in forte calo questa volta non riesce a condizionare i corsi azionari. Dal fronte macro è arrivata la notizia che l'indice Pmi servizi, calcolato da Markit, negli Stati Uniti per il mese di gennaio è sceso a 53,2 punti dai 54,3 punti del mese precedente. Il dato, sebbene in calo, resta sopra la soglia dei 50 punti, che indica una espansione. L'indice Ism servizi è sceso in gennaio a 53,5 punti da 55,8 punti in dicembre. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un ribasso contenuto a quota 55 punti.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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